Milano – “La formazione dei medici specialistici per Regione Lombardia e’ un’assoluta priorita’. Per questo, con la delibera approvata questa mattina, accanto ai contratti attivati dal Ministero, abbiamo deciso di investire circa 6 milioni di risorse regionali per avviare altri 50 contratti aggiuntivi suddivisi per ateneo e specializzazione attraverso un percorso condiviso con le Universita’. Ancora una volta Regione Lombardia interviene, con risorse proprie, per limitare un problema di carattere nazionale”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, nel corso della conferenza stampa dopo Giunta, questa mattina a Palazzo Lombardia, commentando la delibera che stanzia 5,8 milioni di euro per finanziare 50 contratti aggiuntivi per la formazione dei medici specialisti. “Regione Lombardia – ha spiegato l’assessore – provvede a finanziare, annualmente, i contratti regionali aggiuntivi di formazione medica specialistica. Quest’anno, con un particolare sforzo economico i contratti aggiuntivi che saranno finanziati da Regione Lombardia sono 50, in forte aumento rispetto agli anni precedenti e precisamente: 33 nel 2013 per un importo di 4.224.000; 35 nel 2014 per un importo di 4.480.000; 35 nel 2015 per un importo di 3.960.000; 40 nel 2016 per un importo di 4.548.000”. “I contratti vengono ripartiti tra i diversi Atenei lombardi in base alle risorse disponibili e secondo criteri di priorita’ rispetto ai fabbisogni delle specialita’ rilevate. Per questo sono previste piu’ borse di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia (5), Medicina d’emergenza -urgenza (4), Medicina interna (4), Pediatria (4), Malattie dell’apparato cardiovascolare (4)”. I 50 contratti aggiuntivi assegnati agli Atenei sono cosi’ ripartiti: Brescia (5), Milano Unimi (18), Milano Bicocca (6); San Raffaele (5), Pavia (10); Varese (5) e Humanitas (1). “Profondo apprezzamento – ha concluso l’assessore – e’ stato mostrato dai presidi delle Universita’ lombarde per la disponibilita’ e l’importante sforzo economico espresso da Regione Lombardia, che dimostra, in tal modo, particolare attenzione per l’importante attivita’ svolta dalle Universita’ a favore del sistema sanitario lombardo, sempre piu’ centrato sulla tutela e sui bisogni di salute dei cittadini”.