Milano – “Dalle ore 20 di lunedì prossimo, 2 ottobre, anche i cittadini di Milano, dopo l’avvio positivo sugli altri territori dell’Ats della Citta’ metropolitana di Milano, avvenuto gradatamente dal mese di febbraio 2017, usufruiranno della nuova organizzazione del servizio Continuita’ Assistenziale (ex Guardia medica). Un nuovo servizio che grazie a una centrale unica per tutto il territorio, gestita da Areu, garantira’ una maggiore appropriatezza delle chiamate smistate ai medici e tempi di presa in carico piu’ rapidi”. Lo annuncia l’assessore al Welfare di Regione Lombardia. “Ancora una volta – rimarca il titolare regionale della Sanita’ – andiamo a rispondere a un bisogno espresso dai cittadini. Da tempo infatti venivano segnalate alla Ats criticita’ relative a tempi di risposta molto lunghi (anche di circa 40 minuti) e in alcuni casi di chiamate senza risposta, queste ultime pari, mediamente, ogni mese a circa 2.000 (il 25 per cento del totale delle chiamate). Con il nuovo modello c’e’ risposta in tempi certi. I protocolli di Areu prevedono, infatti, una risposta e una presa in carico di tutte le chiamate entro due minuti, essendo la centrale allineata con le modalita’ operative del 118. La riorganizzazione e’ partita dall’analisi dei dati di attivita’ del servizio, andandone ad individuare aspetti critici e zone d’ombra per il loro superamento. Attualmente, sono mediamente ogni mese 7.921 le chiamate che pervengono alla Continuita’ assistenziale. Di queste, solo il 30 per cento esita in una visita domiciliare”. “Il numero del servizio rimane quello attuale (0234567). Il modello, attuato anche in applicazione di disposizioni nazionali e di normative regionali e’ definito ‘Coca (Centrale operativa continuita’ assistenziale) laica’ e utilizza per la prima risposta all’utente unicamente operatori non sanitari (a differenza del modello precedente ove a rispondere erano medici), che operano secondo un protocollo condiviso con Ats. “In relazione alla complessita’ e varieta’ delle richieste, sul territorio di Milano, in deroga a quanto avviene fuori della citta’ – ha precisato il direttore dell’Ats di Milano Marco Bosio -, recependo anche richieste delle organizzazioni sindacali di categoria, sara’ possibile, all’interno della postazione, per ogni turno di servizio, individuare un medico esclusivamente dedicato al recepimento delle chiamate proveniente dalla Coca Areu e alla valutazione della prestazione piu’ appropriata, rispetto al caso assistenziale prospettato dall’utente e all’eventuale rilascio immediato di semplice consulenza sanitaria telefonica. Quindi l’attivita’ di consulenza potra’ essere svolta da uno o piu’ medici che effettueranno solo questa attivita’ mentre gli altri colleghi svolgeranno le visite domiciliari ritenute appropriate”.