Milano – Un impegno costante nel tempo quello di Confcommercio Milano – con Apeca (l’Associazione milanese del commercio ambulante) e Assofood (dettaglio alimentare) – per favorire l’adozione degli ecoshopper. Fin dall’inizio è stata, infatti, assunta una posizione favorevole all’eliminazione dei sacchetti di plastica: già nell’aprile del 2011, con l’entrata in vigore del divieto di commercializzare i sacchetti di plastica tradizionali, Confcommercio Milano con Apeca e Assofood, in collaborazione con la Camera di Commercio, ha realizzato una prima campagna di sensibilizzazione rivolta agli operatori e ai consumatori. Nei mercati ambulanti milanesi di via Fauchè e viale Papiniano e nei mercati comunali coperti di via Rombon e piazza Wagner furono distribuite 10.000 borse in cotone e 50.000 pieghevoli (dove si spiegavano i vantaggi ambientali derivanti dall’uso di borse della spesa multiuso). Nel 2014, l’anno in cui sono entrate in vigore le sanzioni a carico di chi utilizza sacchetti fuori norma, Confcommercio Milano ha promosso altre due campagne di sensibilizzazione: una in collaborazione con il Conai ed una con la Camera di Commercio di Milano e Assobioplastiche: per quest’ultima iniziativa Confcommercio Milano e la Camera di Commercio hanno ricevuto una menzione speciale nella manifestazione “Comuni Ricicloni”. Non tutti i problemi sull’adozione dei nuovi sacchetti ecologici sono, però, stati risolti. L’uso dei sacchetti di plastica tradizionali è ancora presente: i sacchetti MaterB, oltre a costare di più, sono molto meno resistenti. Inoltre, vi è ancora una commercializzazione dei sacchetti fuori norma. Per Confcommercio Milano – e in questo senso, in accordo con le associazioni aderenti, l’impegno è massimo – occorre proseguire nel percorso di ampia informazione e sensibilizzazione. Per Confcommercio Milano la vera tutela dell’ambiente si garantisce andando a fare la spesa con borse in fibra naturale: sono le più resistenti e si possono riutilizzare anche per anni. L’auspicio è, perciò, che la Pubblica amministrazione abbia una visione complessiva del problema in termini ambientali e utilizzi tutte le leve possibili: non soltanto controlli ed eventuali sanzioni, ma soprattutto informazione e sensibilizzazione.