Ema, Maroni: possibile gratuità iniziale di Palazzo Pirelli con il supporto del Governo

Milano – “Quello di Ema è davvero il caso evidente di un’operazione che non sempre avviene in Italia: l’unione del lavoro delle Istituzioni, del loro sforzo, per ottenere un risultato per l’Italia, per Milano e per la Lombardia”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, oggi pomeriggio, a Palazzo Marino, alla presentazione dell’intergruppo parlamentare a sostegno della candidatura di Milano a ospitare Ema, l’Agenzia europea del farmaco. “Possiamo anche pensare di dare una disponibilità iniziale a lasciare a carico di Ema le sole spese di manutenzione di Palazzo Pirelli e non un affitto: è troppo importante avere la sede di Ema e possiamo permetterci di mettere a disposizione gratuitamente per qualche tempo la sede”, ha aggiunto Maroni, fermo restando l’aiuto del Governo che ha già garantito di mettere a disposizione risorse per l’eventuale adeguamento degli spazi alle esigenze dell’Agenzia. “Iniziative come quelle di oggi sono preziose perche’ fanno attivare all’estero l’idea che per una volta l’Italia è l’Italia, una, con tutte le forze politiche e tutte le Istituzioni, che non si dividono su questo obiettivo – ha aggiunto -. Il 25 ci sara’ un’altra iniziativa a Bruxelles, a cui noi parteciperemo, consapevoli di avere tutte le caratteristiche perche’, alla fine, la decisione sia quella giusta”. “Siamo partiti subito, col sindaco Sala e col Governo, con la nomina di Moavero Milanesi – ha ricordato il governatore – e abbiamo preparato un dossier competitivo, secondo me al top tra tutti quelli presentati e abbiamo anche fatto qualche una scelta coraggiosa, io in particolare, quella di mettere a disposizione Palazzo Pirelli, di proprieta’ della Regione, e penso che sia la scelta giusta”. “Abbiamo fatto un lavoro straordinario, con anche il coinvolgimento del Governo – ha sottolineato Maroni -, con il presidente Gentiloni che, pur non avendo seguito dall’inizio, ci ha messo la faccia: le Istituzioni italiane sono tutte compatte e c’e’ tutto il mondo delle imprese accanto a noi. Adesso la partita si gioca sul piano dell’azione che il Governo deve fare”. “C’e’ ancora lavoro da fare, che il Governo sta facendo – ha concluso -: come Comune e Regione restiamo a disposizione, ma ci deve essere una regia e questa regia la fa il Governo. E’ una partita complicata, non lo nascondiamo, ma sono convinto che piu’ di cosi’ non si potesse fare e confidiamo che l’azione del Governo, di cui apprezziamo lo sforzo, alla fine prevalga e faccia prevalere la logica dei dossier”.