Camusso (Cgil): riscoprire la solidarietà contro gli egoismi

Lecce – “Dopo l’estate abbiamo assistito a un crescendo di eventi drammatici, violenze e femminicidi. Abbiamo sentito un linguaggio e commenti che ci hanno fatto inorridire: è stato come violentare le vittime più e più volte. E allora, in questi tre giorni, insieme al tema dei diritti e del lavoro, vogliamo ricordare a tutti che le parole sono importanti per la solidarietà e per il rispetto reciproco”. Lo ha detto ieri a Lecce il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nell’intervento che ha dato il via ieri alla quarta edizione delle Giornate del lavoro. “Come nel caso della violenza sulle donne, anche sui migranti abbiamo assistito a un dibattito allucinante. Siamo passati dall’essere il paese più accogliente a quello che ha paura di riconoscere la cittadinanza”, ha aggiunto Camusso riferendosi alla decisione di rinviare il voto sulla legge dello Ius soli. “È una situazione figlia della frantumazione e degli egoisimi”, ha proseguito Camusso. “Da parte nostra proviamo allora a ragionare su cos’è la rappresentanza, iniziando dal chiedere che nella prossima legge di Bilancio non ci siano soltanto i soliti bonus, ma concreti investimenti pubblici per creare lavoro. Il primo punto deve essere la ricerca per dare prospettive ai giovani del Sud”. E di Sud, durante la cerimonia di organizzazione, hanno parlato anche la segretaria generale della Cgil leccese, Valentina Fragassi, il presidente della Puglia, Michele Emiliano (“con la Cgil abbiamo ottenuto risultati importanti sul caporalato e contro la mafia; non possiamo limitarci a discorsi di circostanza, dobbiamo prendere impegni per rispettare la rappresentanza del mondo del lavoro”) e il sindaco della città Carlo Salvemini ha ricordato tutti i problemi per il lavoro dei giovani portando l’esempio di una ricercatrice del Cnr leccese che ha vinto un bando da un milione di euro e che però lavora come precaria perché il suo direttore non può assumerla. Una delle chiavi di volta nel Salento è senza dubbio il turismo. “Ma siamo molto preoccupati – ha osservato il presidente della Provincia Antonio Gabellone – perché viviamo alcune contraddizioni a partire dal rischio trivellazioni e gasdotto. Nel passato abbiamo fatto scelte importanti di tutela e salvaguardia del territorio