Ryanair: la Corte di Giustizia europea da ragione ai lavoratori

Bruxelles – L’ITF (Federazione Internazionale dei lavoratori dei trasporti) e l’ETF (Federazione Europea dei lavoratori dei trasporti) hanno accolto con favore la sentenza della Corte di Giustizia europea (ECJ) come una grande sconfitta per Ryanair in tema di diritti dei lavoratori. La Corte ha stabilito che le controversie sul contratto di lavoro di un membro dell’equipaggio di cabina rientrano nella giurisdizione dei tribunali del paese da cui svolgono le proprie funzioni, non quelle di un paese come l’Irlanda che la compagnia aerea potrebbe scegliere per soddisfare i propri interessi. La sentenza nei casi di ‘Nogueira et al vs Crewlink’ (agenzia di assunzione di Ryanair) e di ‘Osacar vs Ryanair’, stabilisce il diritto dei lavoratori naviganti del trasporto aereo di far riferimento alle leggi del paese dove lavorano. Ciò determina che un dipendente può citare il proprio datore di lavoro in un tribunale da lui considerato più vicino. Questo è un passo fondamentale per coloro che hanno bisogno di avviare un ricorso in materia di contratti individuali di lavoro. La sentenza ha riunito diversi casi di membri dell’equipaggio di cabina del Belgio, della Spagna e del Portogallo, che avevano avuto problemi di occupazione (come casi di licenziamento illegali) con Ryanair/Crewlink, che dal canto loro avevano tentato di farli giudicare in Irlanda, indipendentemente paesi dove i membri dell’equipaggio vivono e lavorano. Il segretario generale ITF Steve Cotton ha spiegato: “Questa decisione è una sconfitta per Ryanair e una vittoria per i diritti dei lavoratori. Sostiene il principio fondamentale della protezione dei lavoratori naviganti del trasporto aereo, garantendo che si possa tener conto del paese in cui effettivamente svolgono i propri doveri, non di una nazione che non avrebbero mai visitato ed i cui tribunali sono estranei e situati a miglia di distanza dalla loro casa e dal loro luogo di lavoro”. La sentenza ha risposto ad un quesito posto dal Tribunale del lavoro di Mons (Belgio) ed ha constatato oggi che, ai sensi del regolamento (CE) n. 44/2001, un membro dell’equipaggio può citare il proprio datore di lavoro davanti al giudice del lavoro appropriato. Questa è una battuta d’arresto importante per Ryanair, che ha affermato per anni che solo i tribunali irlandesi possono giudicare casi provenienti da qualsiasi nazione in virtù del fatto che i suoi aeromobili sono registrati in Irlanda.