Confcommercio: consumi, il quadro migliora ma resta fragilità

Roma – Nello scorso agosto l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è aumentato dello 0,3% rispetto a luglio e dello 0,8% su base annua. In termini di media mobile a tre mesi, l’Ufficio Studi Confcommercio rileva una moderata accelerazione nei mesi di luglio ed agosto dopo il rallentamento registrato in primavera, in un contesto in cui i principali indicatori congiunturali segnalano un consolidamento della ripresa. Restano tuttavia alcuni elementi di fragilità che portano a valutare con prudenza le prospettive a breve. L’attuale fase ciclica sembra avere, infatti, scarsi connotati strutturali, in quanto fortemente dipendente dagli andamenti internazionali e con un contributo ancora limitato della domanda interna. La crescita dello 0,3% è la sintesi di un aumento sia della domanda relativa ai servizi (+0,3%) che della domanda di beni (+0,3%). Incremento significativo, dopo il calo di luglio, per i beni e servizi per la casa (+1,5%), al cui interno un ruolo non secondario è stato svolto dal consumo di energia elettrica legato a fattori climatici. Di modesta entità la crescita della domanda di beni e di servizi per la mobilità (+0,3%) al cui interno vi è stato un recupero rispetto al mese precedente della domanda di auto e moto da parte dei privati. In lieve rialzo anche la spesa per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+0,2%) e la spesa per i beni e i servizi ricreativi (+0,2%) proseguendo un trend di crescita analogo al quello del mese precedente. Variazione nulla, dopo il modesto calo di luglio, per la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi e per quella relativa all’abbigliamento e alle calzature; invariata anche la domanda per beni e i servizi per le comunicazioni. In riduzione contenuta, come nel mese precedente, la spesa per i beni e i servizi per la cura della persona (-0,1%). La crescita dello 0,8% sintetizza l’incremento sostenuto della domanda di servizi (+2,8%) e il calo della spesa per i beni (-0,2%). Il dato positivo è stato determinato soprattutto dal buon andamento, su base annua, della spesa per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+3,2%), per i beni e i servizi per le comunicazioni (+2,8%) e per i beni e servizi per la casa (+1,7%). Un incremento di minore entità ha interessato la domanda per i beni e servizi ricreativi (+0,6%), mentre è rimasta invariata la spesa per beni e servizi per la cura della persona. Una riduzione accentuata dei consumi, su base annua, si è registrata per i beni e i servizi per la mobilità (-1,1%) dopo il risultato positivo di luglio, mentre un modesto calo ha interessato sia la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,4%) sia quella per l’abbigliamento e le calzature (-0,3%). Per il mese di settembre 2017 l’Ufficio Studi Confcommercio stima, rispetto ad agosto, una variazione nulla. Nel confronto con settembre del 2016 l’inflazione dovrebbe attestarsi al +1,4%.