Il collezionismo fa business, quasi mille i lombardi. Milano in testa

Milano – Sono 485 le imprese che a Milano fanno del collezionismo un business, +1,0% tra 2015 e 2016. A Milano e area metropolitana si concentra l’8,6% del totale nazionale di settore. Gli oggetti d’arte sono al centro dell’attività, trattati da 259 imprese, 115 i punti vendita in cui trovare pezzi d’antiquariato e 46 gli esercizi specializzati in oggetti d’artigianato. Forte il peso di Milano nel commercio di filatelia e numismatica: con 43 imprese è la prima piazza italiana per chi colleziona francobolli e monete, su 342 in Italia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al quarto trimestre 2016 e 2015 relativi alle sedi di impresa. Con 929 imprese attive nel 2016, il settore del collezionismo cresce in Lombardia dell’1% in un anno. Se Milano fa da protagonista sulla scena lombarda del mercato da collezione, ci sono anche Brescia (118 imprese), Bergamo (82) e Varese (57), tutte e tre attive soprattutto sul versante della vendita di oggetti d’arte, con rispettivamente 47, 31 e 18 attività. Pavia è invece terra di antiquari (21 imprese specializzate su 48 attive nel settore degli oggetti da collezionismo). In un anno crescono Sondrio (+13,3%) e Lecco (+11,1%). Il collezionismo in Italia conta 5.638 imprese attive. Prime per numero di attività, Roma con 498 (8,8% nazionale), Milano con 485 (8,6%), Napoli con 301 (5,3%) e Venezia con 275 (4,9%). Roma predilige il commercio al dettaglio di libri usati (47 imprese su 296 attive in Italia), Milano il commercio al dettaglio di oggetti d’arte (259 su 1.842) e la filatelia (43 su 342), Venezia la vendita di oggetti d’artigianato (176 su 1.438).