Ludopatia: scontro Regione Lombardia-Governo

Milano – Per il Governo, come dichiara anche in queste ore il sottosegretario Baretta, l’obiettivo e’ evitare di creare nuove Las Vegas di periferia. Per noi di Regione Lombardia, invece, e’ arginare in maniera concreta il dilagare della ludopatia, vera piaga sociale del terzo millennio. Per questo, saremo coerenti fino in fondo, nel rispetto dei cittadini e di tutti i partiti e dei sindaci del nostro territorio che hanno voluto e difeso la legge che abbiamo approvato. Regione Lombardia, quindi, non cambiera’ la sua posizione in merito alla proposta del Governo sulla riforma del settore giochi. Una soluzione che continuiamo a ritenere penalizzante per chi, come noi, da anni ha posto in essere azioni in grado di combattere il fenomeno”. Lo dichiara, in vista della Conferenza Stato-Regioni in programma giovedi’ a Roma proprio sul tema del ‘riordino’ del settore giochi, l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Citta’ metropolitana Viviana Beccalossi. “Giovedi’ – prosegue Viviana Beccalossi – a Roma si discuteranno per l’ennesima volta le proposte di riforma. Proposte che, a oggi, non mi risultano cambiate rispetto all’ultima riunione. Non vedo perche’, quindi, la Lombardia dovrebbe rivedere la sua posizione. Se qualche altra Regione o sindaco, anche della Lombardia, ha deciso di scendere a compromessi non sara’ questo il nostro atteggiamento. In pratica, il Governo, modificando radicalmente le distanze delle ‘macchinette mangiasoldi’ dai luoghi sensibili, che a loro volta verrebbero drasticamente diminuiti, fa finta di contrastare il dilagare della ludopatia, tagliando soprattutto le macchinette meno redditizie”. Il progetto – presentato dall’assessore Beccalossi – ‘Tana libera tutti’ coinvolge sei Comuni della provincia di Brescia: Ospitaletto (capofila), Castegnato, Passirano, Paderno Franciacorta, Calvisano, Isorella, oltre a due istituti scolastici e diverse realta’ del mondo no profit. La provincia di Brescia ha risposto al Bando con 14 Progetti presentati e approvati per 270.000 euro di finanziamento regionale, con 131 Comuni coinvolti con 125 partner pubblici e privati: scuole, parrocchie, Ats e Asst, associazioni di volontariato, associazioni sportive, centri anziani.