Turismo: Confesercenti, 7,6 mln di pernottamenti in più (2)

Roma – Con riferimento alle macro aree regionali, il Nord Est segna il risultato migliore (+4,7%) grazie all’aumento considerevole della domanda straniera (+6,6%) e alla crescita di quella italiana (+2,8%). L’incremento delle presenze nel Nord Ovest è stimato al +3,9% (+5,6 gli stranieri e +2% gli italiani). +4% di pernottamenti nelle aree del Sud e delle Isole, con il +5,7% di stranieri e +3,3% di italiani. Andamenti differenziati sono stati registrati nelle regioni del Centro Italia (+1,2%), dove continuano le difficolta per molte aree dell’Abruzzo, dell’Umbria e del Lazio. L’offerta balneare nel complesso segna il +3,5%, con il +2,2% di italiani e una crescita significativa del mercato straniero (+5,9%). Località lacuali: si stima un aumento dei pernottamenti pari al +4,4%, con il +4,8% di stranieri e +2,4% di italiani. Località montane: sicuramente favorita dalle condizioni meteo, in termini di presenze si stima un aumento del +3,6%, grazie al buon andamento della domanda italiana (+2,2%) e straniera (+6,7%). Località campagna/collina: +2,6% l’incremento stimato, con una leggera flessione degli italiani (-0,3%) e una sensibile crescita del mercato estero (+4,2%). Località di interesse storico e artistico: aumento stimato delle presenze al +3,5%, con un ulteriore rafforzamento degli stranieri (+4,7%) e un incremento degli italiani (+1,2%). Previsioni per settembre, da parte degli operatori, risultano più prudenti, tuttavia sempre orientate verso un ulteriore incremento delle presenze. La stima delle variazioni attese per il mese di settembre indica una crescita dei flussi dell’1,0%: una piccola estate. La domanda è stimata in crescita in tutte le aree, con la sola eccezione del Nord Est (-0,2%). Le previsioni sono positive sia per le strutture alberghiere (+1,2%) sia per quelle complementari (+0,6%). I prodotti attesi in crescita riguardano soprattutto le località d’arte, lacuali e soprattutto di “altro interesse”, al contrario si prevede un ulteriore calo per le località montane e ancora una volta per quelle termali.