Solidarietà: lettera di Lattuada (Cgil) ai sindacati catalani

Milano – Il giorno dell’arrivo in patria delle due vittime italiane dell’attentato di Barcellona, il segretario della Cgil lombarda Elena Lattuada ha inviato una lettera ai due segretari generali delle organizzazioni sindacali catalane Xavier Pacheco (CCOO) e Camil Ros i Duran (UGT), esprimendo solidarietà, vicinanza e sostegno a loro e ai cittadini catalani dopo i drammatici fatti degli ultimi giorni. “Le tragiche notizie sugli attacchi avvenuti a Barcellona e a Cambrils la scorsa settimana – si legge nella missiva – ci hanno scaraventato nuovamente, come ormai troppe volte, nell’angoscia generata dal terrore e dalla violenza scatenata contro civili innocenti. Apprendere come le vostre Ramblas, un luogo di richiamo per tutti e attraversato dall’umanità di tutto il mondo, fossero state devastate dalla furia terrorista è uno shock. Ci ritroviamo inermi e annichiliti di fronte all’assurdità di questa violenza, come di fronte alla violenza che si abbatte sui civili di tutto il mondo da anni con la guerra e con il terrorismo. Non possiamo e non vogliamo tuttavia restare in disparte. Il movimento sindacale tutto e le nostre organizzazioni fanno della lotta strenua per la pace la propria missione. Infatti le nostre battaglie per i diritti sono determinanti per generare le condizioni appropriate a mantenere la pace, attraverso l’inclusione e la coesione. La vostra città è stata simbolo di accoglienza in questi anni, per l’impegno nell’accoglienza dei profughi e dei migranti, per questo ci addolora ancora di più l’attacco. E’ dunque nella condivisione di questo spirito di umanità e apertura, che ci accomuna e sottende le tante lotte sindacali e sociali che facciamo insieme, che inviamo la nostra solidarietà a tutti coloro che vivono in Catalunya, ai compagni e alle compagne delle vostre organizzazioni. Vogliamo che sappiate che noi, donne e uomini della CGIL Lombardia, siamo al vostro fianco e che staremo uniti, come sappiamo esserlo, come deve essere per essere forte il movimento delle lavoratrici e dei lavoratori”.