Souvenir: duemila le imprese lombarde

Milano – Sono quasi 2 mila le imprese attive in Lombardia nel settore del commercio di souvenir, il 10,4% del totale nazionale di 18.426 imprese. Milano, con 862 attività e un peso del 45% sul totale lombardo, traina il settore seguita da Brescia (217) e Bergamo (200). Forte la presenza femminile, quasi una impresa su due, 907 attività su 1.916 (il 47,3%) sono infatti in mano a donne mentre i giovani pesano l’8,6% e gli stranieri nel settore sono ormai uno su sette (264, 13,8% lombardo). Le imprese femminili sono forti soprattutto a Mantova (72,9%) e Lodi (62,1%), le imprese giovani a Como (12,5%) e Varese (10,7%), gli stranieri a Milano (18%) e Brescia (17,5%). Tra i settori più importanti il commercio di oggetti ricordo (514 imprese) e il commercio di oggetti d’arte (421). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese attive al primo trimestre 2017. Sono oltre 18 mila le imprese attive nel settore, per quasi il 51% in mano a donne. I giovani pesano il 13,1% del totale e gli stranieri il 15,7%. Roma (1.653 imprese di souvenir, 9% nazionale) è prima in Italia, seguita da Napoli (1.580, 8,6%) e da Milano (862, 4,7%). Quarta è Venezia con 678 attività e con le sue vetrerie e i merletti tipici ottiene la leadership negli oggetti di artigianato (171 imprese su 1.416 attive in Italia). Roma domina nel commercio di oggetti di culto (108 su 441 in Italia) e arredi sacri ed articoli religiosi (72 le attività dedicate su 495) mentre Napoli primeggia nella vendita di bomboniere (157 su 1.293 imprese italiane). Milano invece è prima per il commercio di oggetti d’arte (253 imprese su 1.821 attive a livello nazionale).