Parchi: Porto di Mare affidato a Italia Nostra

Milano – Da un lato la riqualificazione dell’area verde di 650mila mq, con la riappropriazione del territorio e la riconversione del cosiddetto ‘boschetto della droga’ di Rogoredo in un’area sicura e fruibile. Dall’altro la rigenerazione dei fabbricati inutilizzati di proprietà del Comune, con l’affidamento temporaneo a soggetti che vi insedino attività di coesione sociale, produzione, innovazione, creatività e sport, in attesa della definizione di un piano urbanistico sull’area. Sono questi i punti chiave del progetto di rigenerazione e valorizzazione territoriale previsto per i prossimi anni a Porto di Mare. Per quanto riguarda l’area verde, la Giunta oggi ha approvato le linee di indirizzo per la concessione in uso a Italia Nostra, che la prenderà in gestione fino al 2022. Attraverso la struttura CFU – Centro Forestazione Urbana, l’associazione applicherà a Porto di Mare lo stesso modello di intervento sperimentato con successo al Boscoincittà, al Parco delle Cave (da ultimo la Cava Ongari-Cerutti) e al Parco Segantini, dove territori inizialmente in stato di abbandono (e talvolta con presenza di attività illecite) sono stati riqualificati, recuperati e resi fruibili in sicurezza. Il secondo impegno dell’Amministrazione a Porto di Mare riguarda infatti il recupero e la rifunzionalizzazione dei fabbricati presenti nell’area che, nel 2013, è divenuta proprietà del Comune di Milano attraverso l’acquisizione delle vecchie aree portuali (mai completate) dal Consorzio del Canale Milano Cremona Po. In questi anni sono già state avviate le azioni finalizzate allo sgombero degli insediamenti abusivi, alle verifiche ambientali sullo stato di salubrità dei suoli, alla regolarizzazione di alcune attività produttive o sportive già presenti con contratti di locazione. A partire da settembre 2017, l’Amministrazione porrà in essere un’attività capillare di rimozione dell’amianto dalle coperture dei fabbricati.