Sala: Navigli aperti, referendum o dibattito pubblico, costo a regime 500 milioni

Milano – La riapertura dei Navigli è diventato oggi un fatto concreto. Il sindaco Giuseppe Sala ne ha illustrato il progetto ai Giureconsulti, supportato dal comitato scientifico. Mezzo miliardo il costo complessivo a regime, 150 milioni circa la prima fase, target temporale il 2022, lavori in parallelo coi cantieri della M4. Sala ha chiarito la sua posizione sul referendum: “Oggi non prendiamo decisioni su referendum si o referendum no, vorremmo evitare costi eccessivi”. Le ipotesi sono “udienza e dibattito pubblico o referendum, vogliamo che i cittadini si esprimano”. Si parla di un tracciato, complessivamente di 7,7 chilometri, con 10 conche, 43 ponti tra la Martesana e la Darsena. Naturalmente, spiega Sala “la riapertura integrale dei Navigli si deve accompagnare ad una revisione della mobilità”. Dal punto di vista tecnico il tratto riaperto restituirà la continuità idraulica al sistema dei Navigli. E prevede la riapertura del canale che da Cassina de’ Pomm a Greco, arriva alla Darsena, porterebbe nuovo turismo, qualità della vita in città migliore, una riduzione del traffico in centro e di sicuro gioverebbe anche all’immagine stessa della città. Il sindaco ha precisato che resterà aperta la strada per rendere operativa la navigabilità dei Navigli. “Pensiamo di procedere con aperture parziali ma la città si deve abituare ad una mobilità diversa”.