Ecoturismo boom: il decalogo consapevole (2)

Milano – Qual è l’identikit dell’ecoturista? Il 56% delle donne e il 40% degli uomini ha dichiarato di prestare maggiore attenzione all’ambiente quando vanno in vacanza. Tra di loro la maggior parte ha un titolo di studio medio-alto (71%) e un’età compresa tra i 18 e i 30 anni (58%), mentre la percentuale scende al 52% tra i 31 e i 50 anni e al 34% tra gli over 50. Infine i turisti amici dell’ambiente provengono principalmente dalle grandi città. In testa Milano (57%), seguita nella top 5 da Roma (52%), Bologna (51%), Firenze (50%) e Torino (49%). Il decalogo proposto dagli esperti per l’ecoturista consapevole: 1) Rispettare la raccolta differenziata del luogo nel quale si soggiorna; 2) Preferire ristoranti che presentano nel menù prodotti biologici del territorio; 3) Raggiungere, se possibile, le località di villeggiatura in treno o sfruttando il car sharing; 4) Acquistare prodotti a km zero direttamente dal produttore; 5) Prediligere le attività outdoor per entrare in diretto contatto con la natura praticando anche sport come trekking, ciclismo, equitazione e canottaggio; 6) Programmare escursioni in aree archeologiche e borghi storici per conoscere le tradizioni autoctone affidandosi a guide del posto; 7) Acquistare souvenir che valorizzino l’artigianato locale; 8) Chiedere ospitalità ai proprietari di aziende agricole e piccole realtà artigianali per calarsi nello spirito del luogo e imparare a svolgere piccole attività; 9) Alloggiare in strutture localizzate a distanza sostenibile dalle spiagge e dalle aree protette; 10) Soggiornare in agriturismi, campeggi o affittare una casa nell’entroterra generando una fonte di reddito per i locali e favorendo lo sviluppo sostenibile della zona.