Imprese: italiane -4,6%, straniere +22,7% (2)

Milano – In 12 territori l’economia cresce o è stabile per le aperture di imprese straniere. A Milano le imprese aumentano del 4%, con gli italiani in calo del’1%. A Roma l’aumento c’è anche solo con gli italiani, +1%, che diventa + 6% per le aperture degli stranieri. A Napoli c’è un +4%, che si fermerebbe a – 0,7% per il solo contributo degli italiani, con la crescita straniera a tre cifre + 119%. Trend positivo, guidato da una crescita a due cifre degli imprenditori stranieri, a Pescara (da -2,8% a -0,4%), Catanzaro (da – 0,3% a +2,3%), Cosenza (da -1% a +0,5%), Crotone (da -1,3% a +0,1%), Reggio Calabria (da -2% a +1,3%), Caserta (da -1,3% a +1,9%), Latina (da -2,5% a -0,3%), Sassari (da -2,7% a -0,4%), Prato (da -6,5% a -0,4%). Meno imprese straniere accompagnata da una riduzione totale delle imprese in cinque anni in quattro aree: Aosta (-8%), Enna (-8,5%), Caltanissetta (-2,6%), Cuneo (-7,6%). In crescita nelle imprese in 9 territori: Benevento (stabile ma sarebbe -1% per le assunzioni delle sole imprese italiane), Latina (+0,2% anziché -0,6%), Mantova (+0,2% invece di -0,2%), Foggia (da -0,4% degli italiani a +0,3% totale), Lecce (da -0,5% a +0,9%), Catania (da -0,7% a -0,2%), Ragusa (da -1,4% a -0,5%), Prato (da -6,3% a +5,7%), Venezia (da -1,3% a -0,1%). Le imprese straniere danno una sostanziale spinta ulteriore alla crescita, già positiva grazie agli italiani, a Roma +17%, Milano +5,8%, Potenza +6,6%, Pescara +1,5%, Caserta + 8%, Napoli + 9,6%, Salerno +5,8%, Bologna +3%, Monza +5,4%, Bari + 0,9%, Firenze +3,3%, Bolzano +4,4%, Verona +3,9%. Calo del lavoro peggiorato dagli stranieri, che riducono gli addetti più degli italiani, a Isernia (-3,5%) e Brindisi (-2,1%). Vercelli, sprint italiano del lavoro più forte degli stranieri: + 4,3% gli addetti nelle imprese italiane e solo + 2,9% per gli stranieri.