Innovabiomed: alla Fiera di Verona l’industria di settore

Verona – Un settore con un mercato nazionale da 10 miliardi di euro, caratterizzato da innovazione continua e ricadute positive su salute e qualità della vita. L’industria italiana dei dispositivi medici sceglie la Fiera di Verona per presentarsi a livello nazionale. Il 23 e il 24 gennaio, infatti, è in programma la prima edizione di Innovabiomed. L’evento è organizzato da Veronafiere Spa insieme al distretto di Mirandola – considerato la “Silicon Valley italiana del biomedicale” – e Gruppo RPM Media Srl. Il nuovo format prevede due giornate di incontro e confronto tra fornitori e produttori nel campo dei dispositivi medici che trovano applicazione nei più diversi settori clinici che vanno dalla chirurgia all’oncologia, dall’emodialisi all’anestesia, dalla diagnostica alla rianimazione. Filo conduttore resta sempre l’innovazione, lungo tutta la filiera produttiva: materiali, tecnologie, componenti e servizi. Ma Innovabiomed vuole essere anche l’opportunità di aggiornamento professionale, delineando scenari di medio e lungo termine, attraverso convegni, seminari tecnici e workshop tematici. “Innovabiomed va ad aggiungersi alle oltre 60 manifestazioni che ogni anno Veronafiere organizza nel mondo o nel proprio quartiere – ha commentato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. Il nostro piano industriale al 2020, tra i diversi driver di crescita, riserva 23 milioni di euro di investimenti su 94 totali allo sviluppo di nuovi prodotti fieristici. In questa logica si inserisce la start-up Innovabiomed, rappresentando un settore industriale fondamentale per la sua valenza sociale e che ora a Verona trova finalmente anche un momento di promozione per il business delle sue imprese”. Nel Paese sono 4.480 le imprese che operano nel comparto biomedicale, con 70mila occupati. Il 69% delle aziende e l’83% del fatturato è concentrato in cinque regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana (fonte Rapporto 2016 Assobiomedica). L’area di Modena con Mirandola è considerata il primo distretto biomedicale in Europa e il secondo al mondo. Oggi, anche il Veneto, con 500 imprese attive, 6.800 dipendenti e un fatturato di oltre 2 miliardi di euro rappresenta uno polo di eccellenza in Italia, soprattutto nei campi della biotecnologia, diagnostica, dentale, ortopedia e ottica.