Statua Falcone: Cgil, sorpresi, amareggiati e indignati per lo scempio

Roma – “Sorpresi, amareggiati e indignati per lo scempio vandalico compiuto ai danni della statua che ricorda Giovanni Falcone, il magistrato, che con sua moglie e tre uomini della scorta, ha pagato con la vita la sua lotta alla mafia”. Così in una nota la Cgil. “La statua – prosegue il sindacato di Corso d’Italia – ne celebrava la memoria all’interno del plesso scolastico nel quartiere Zen, che porta il suo nome. E lo Zen è forse il quartiere più difficile di Palermo”. “Siamo vicini – aggiunge la Cgil – a quanti operano nella scuola Falcone di Palermo, alla dirigente scolastica, alle docenti e ai docenti, a tutto il personale, e a tutti coloro che ogni giorno affrontano la complessa realtà di un quartiere ancora oggetto degli atti vandalici ‘della sua parte marcia’, come avverte la sorella del giudice Maria. Si tratta di un oltraggio alla memoria, un atto simbolico, compiuto proprio là dove si educa con coraggio alla legalità e alla lotta contro la mafia. “Il sindacato – conclude la nota – riafferma, qualora ve ne fosse ancora bisogno, il valore prezioso della conoscenza, dell’impegno scolastico, della socializzazione autentica per battere la mafia, e l’impegno, insieme con lavoratrici e lavoratori, per porre un argine democratico e civile a quanti invece oppongono vandalismo, provocazioni, inciviltà”.