Pendolari: disservizi Trenord, giugno da dimenticare

Milano – Tracollo Trenord. “Un tasso di soppressioni record, mai viste così tante nella storia di Trenord. Se non in un caso, quando cinque anni fa il sistema collassò”, così denuncia il coordinamento dei pendolari lombardi che scrive al presidente della Regione Roberto Maroni, all’assessore alla Mobilità Alessandro Sorte, e all’ad di Trenord, Cinzia Farisè denunciando i pesanti disservizi subiti nel mese di giugno e anticipando una forte iniziativa. “Desideriamo esprimere chiaramente il nostro sconcerto rispetto a una gestione del servizio pessima e chiedere chiarimenti rispetto alle notizie trapelate in questi giorni tra i viaggiatori e il personale dell’eventualità di una chiusura programmata (causa mancanza di aria condizionata, ndr) di intere linee voluta dall’azienda per l’incapacità di far fronte alla situazione di caldo – scrivono i rappresentanti della rete di viaggiatori – Ci chiediamo se sia veramente l’afa il problema di un’azienda che opera in Lombardia (le cui estati sono note ai più essere torride) o forse più un affanno, dovuto a una continua rincorsa di problemi mai risolti”. Sono due i malanni mai guariti di Trenord, secondo i pendolari: “Il numero di soppressioni registrate su linee gestite con materiali appena acquistati da Regione, treni delle serie più recenti che girano con l’aria condizionata guasta o che perdono acqua di condensa sui sedili o che girano con porte guaste per successivi giorni interi”; “l’indisponibilità cronica di personale viaggiante che si fa immancabilmente evidente nei tradizionali periodi di vacanza, come i giorni di Natale 2016 o il primo gennaio 2017, con picchi di cancellazioni che non possono essere attribuite ai guasti e ad un’azienda sana”.