Stalking: Cgil Cisl Uil, bene retromarcia Governo, ora soluzione

Roma – “Accogliamo con piacere le dichiarazioni del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che di fatto ammette la fondatezza delle preoccupazioni di Cgil, Cisl e Uil per gli effetti della riforma del diritto penale sul reato di stalking”. Così Loredana Taddei, Responsabile nazionale delle Politiche di Genere di Cgil, Liliana Ocmin, Responsabile del coordinamento nazionale donne Cisl e Alessandra Menelao, Responsabile nazionale dei centri di ascolto della Uil. “Infatti – proseguono – il ministro Orlando, nello spiegare che il Governo sta intervenendo “per evitare comunque qualunque possibilità di equivoco interpretativo”, sia pur indirettamente ammette l’esistenza del problema creato dalla legge recentemente approvata”. “Ora – avvertono – per evitare che lo stalking sia fuori dall’estinzione del reato solo in caso di querela irrevocabile, l’esecutivo deve da subito specificare con una norma che nessuna denuncia per questo reato debba rientrare nella sanzione riparatoria”. Perchè, concludono, “come giustamente oggi ricorda l’avvocatessa Giulia Buongiorno, alcune querele sono irrevocabili altre no. Sono irrevocabili quelle in cui ci sono reiterate e gravi minacce . Tutte le altre querele per minacce e tutte le molestie possono essere rimesse”.