Parco Adda: irregolarità, la Regione trasmette atti alla Procura

Milano – Presunte irregolarita’ nell’attivita’ di gestione del Parco Adda Nord sono emerse dai controlli avviati da Regione Lombardia ai sensi della Legge regionale 17/2014 che disciplina il sistema regionale dei controlli interni. Gli atti sono stati trasmessi alle autorita’ competenti: Procura della Repubblica, Corte dei Conti, Autorita’ nazionale anticorruzione e Inps. A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi a Palazzo Pirelli, l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi. “In seguito a segnalazioni da parte di alcuni componenti del comitato di gestione del Parco, pervenute agli uffici dell’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile in merito a presunti comportamenti di dubbia legittimita’ posti in essere nell’ambito dell’attivita’ dell’ente Parco Adda Nord – sottolinea Terzi, la direzione di funzione specialistica sistema dei controlli della presidenza regionale, in collaborazione con la Direzione generale Ambiente, ha avviato una verifica ispettiva sull’Ente. L’attivita’ di ispezione – precisa l’assessore – si e’ svolta anche in contraddittorio con l’ente gestore del Parco, e ha abbracciato un lasso di tempo che va dal mese di ottobre 2016 al 21 giugno 2017”. “Tale attivita’ di verifica ispettiva – prosegue l’assessore – ha beneficiato anche della partecipazione dell’Arac, l’Agenzia regionale anticorruzione, attraverso la collaborazione di due suoi componenti: la dottoressa Giovanna Ceribelli e il dottor Sergio Arcuri. Un passo importante nell’ambito dell’attivita’ di controllo voluta dal presidente Maroni con la creazione di un’apposita agenzia regionale dedicata alla verifica del rispetto della legalita’”. “Gli accertamenti svolti avrebbero rilevato, in particolare, accanto a presunte irregolarita’ nell’ambito di specifici procedimenti amministrativi, l’esistenza di una cattiva gestione della cosa pubblica come, ad esempio, nell’ambito della tutela della concorrenza nell’affidamento delle commesse pubbliche”. Tra le varie contestazioni, figura anche la mancata attuazione dell’attivita’ di promozione ambientale tramite un call center dedicato, prevista in seguito all’erogazione da parte di Regione Lombardia al Parco Adda Nord, di fondi europei per un importo pari a 37.000 euro. “Alla luce di quanto emerso dall’ispezione regionale – sottolinea Terzi – si e’ deciso di trasmettere gli atti conclusivi della verifica alle autorita’ inquirenti. Degli esiti della verifica verra’ informata anche l’Autorita’ nazionale anticorruzione (Anac), in ragione delle possibili violazioni della disciplina in tema di appalti e di trasparenza rilevate, nonche’ ulteriori autorita’ pubbliche a vario titolo interessate per materia (Inps, Autorita’ di gestione Por Fesr 20017-2013, Autorita’ di audit fondi Ue), in considerazione della varieta’ delle violazioni emerse”.