Amianto: Bergamo, monitoraggio sperimentale coi droni

Bergamo – “Oggi, a Bergamo, abbiamo dato il via alla prima sperimentazione in Italia, con l’uso del drone e i piu’ avanzati supporti tecnologici, per verificare lo stato di degrado delle coperture in eternit senza mettere a rischio l’incolumita’ dei tecnici. La strada e’ quella giusta: innovazione a tutela dell’ambiente”. Cosi’ l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi, al termine del sopralluogo realizzato con l’ausilio di un ‘supertecnologico drone’ per monitorare lo stato delle coperture in eternit di alcuni edifici
pubblici. Oltre all’assessore Terzi erano presenti, tra gli altri, il direttore tecnico scientifico di Arpa Lombardia, Giuseppe Sgorbati e l’assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Leyla Ciaga’. “Questo e’ il primo passo della convenzione che e’ stata stipulata fra Regione Lombardia, Arpa Lombardia, Ats di Bergamo e Comune di Bergamo – spiega l’assessore regionale – per l’attivita’ sperimentale di monitoraggio dello stato delle coperture in amianto. Siamo i primi in Italia che utilizzano i droni, insieme a tecnologie particolarmente innovative, per monitorare nel dettaglio le coperture di amianto. Fino a oggi, infatti, queste operazioni
erano fatte da tecnici con tutti i rischi connessi, anche legati all’altezza dei tetti”. Durante la giornata sono state esaminati i tetti dell’ex Palaghiaccio in prossimita’ del Parco della
Malpensata, una parte del tetto del cimitero in Via Carlo Serassi e il magazzino comunale, sempre in via Carlo Serassi. “Il nostro obiettivo – ricorda l’assessore Terzi – e’ quello di tenere monitorato il territorio. Non tutte le coperture in amianto sono pericolose, bisogna tenere controllato lo stato e l’eventuale usura del manufatto. Con l’utilizzo di questi droni, particolarmente sofisticati, si potra’ verificare lo stato di conservazione e decidere di programmare gli interventi secondo il grado di priorita’”. “Anche a causa della scarsita’ di risorse economiche – conclude Claudia Terzi – e’ necessario pianificare una programmazione
d’intervento. Abbiamo avviato un metodo sperimentale concreto e innovativo per tutelare la salute dei nostri cittadini, in particolare di quelli che vivono vicino a questi immobili.
L’obiettivo futuro e’ quello di poter intervenire, un giorno, anche su quelli privati. Non in maniera vessatoria ma per poter tutelare, al meglio, la salute dei cittadini”.