Rifiuti di pile e accumulatori: Lombardia prima

Milano – La raccolta di pile e accumulatori esausti in Italia continua a ritmi serrati anche nel 2016: sono state quasi 9.500 le tonnellate di batterie portatili avviate al recupero, in leggero calo rispetto al 2015. La diffusione degli accumulatori portatili ricaricabili al posto delle pile usa e getta, infatti, sta allungando il ciclo di vita medio delle batterie e di conseguenza sono sempre meno i rifiuti che si generano e che quindi sono disponibili per la raccolta. Costante invece la raccolta per gli accumulatori industriali e per veicoli di cui sono state avviate al riciclo da parte dei sistemi aderenti al CDCNPA quasi 160.000 tonnellate. È in crescita il numero di punti di raccolta dove i cittadini possono conferire le pile esauste e a fine 2016 si è superata la soglia dei 5.000 punti su tutto il territorio nazionale. Questi sono alcuni dei dati che emergono dalla terza edizione del Rapporto Annuale pubblicato dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, in cui il Consorzio rendiconta sull’operato dei Sistemi Collettivi e Individuali che lo compongono. La raccolta vede prevalere le regioni del Nord da cui provengono circa i due terzi dei rifiuti gestiti direttamente dal CDCNPA (al netto della raccolta volontaria). Le regioni che raccolgono di più sono ancora Lombardia con 1.052.695 kg, Veneto con 754.198 kg e Piemonte con 524.846 kg. Al Centro la regione più attiva è la Toscana (450.549 kg) e al Sud la Campania (142.740). “I dati contenuti nel Rapporto Annuale – spiega Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPA – e in particolare il leggero calo registrato, ci raccontano un fenomeno a cui stiamo assistendo da anni: l’uso sempre più massiccio di accumulatori ricaricabili al posto di pile usa e getta. Questo significa sostituire prodotti che diventano rifiuto dopo poche settimane con altri che possono essere ricaricati centinaia di volte nel corso di anni. Da un punto di vista ambientale è un passaggio importante ma è ovvio che i rifiuti disponibili per la raccolta sono sempre meno. Poi rimane anche la cattiva abitudine di gettare le pile nel cestino dei rifiuti indifferenziati. Per questo – conclude Rentocchini – il CDCNPA ha deciso di investire in iniziative di comunicazione che dal prossimo autunno incrementeranno la conoscenza delle corrette modalità di raccolta differenziata delle pile e gli accumulatori portatili”.