Flc-Cgil: mancano dirigenti e operatori nelle scuole lombarde

Milano – A partire dall’1 settembre 2017 – spiega una nota della Flc-Cgil – le autonomie scolastiche diventeranno 1.143 (negli ultimi otto anni in Lombardia sono venute meno 168 unità di scuole autonome con presidenza); 17 le scuole sottodimensionate. In assenza di concorsi per DS E DSGA e tenuto conto dell’emorragia legata alla cessazione dal servizio (pensionamento) dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali amministrativi (DSGA) la situazione è molto critica. Il ministro Valeria Fedeli ha promesso l’emanazione di un nuovo concorso per dirigenti scolastici a partire dal prossimo luglio 2017: tale concorso non potrà chiudersi prima di un nuovo anno scolastico, il che vuol dire che per il prossimo 2017/18 una scuola su 5 in Lombardia sarà in reggenza, quindi un dirigente su 5 avrà un sovraccarico di responsabilità aggiuntive, alle quali si sommano con tutta evidenza le problematiche relative alla situazione delle segreterie e alla mancanza di DSGA. I numeri parlano da soli, il 40% delle scuole senza DSGA. Il concorso da DSGA è nei cassetti del ministero almeno dal 2010: una gravissima mancanza di rispetto nei confronti di quel personale che da anni sta lavorando al meglio delle sue potenzialità cercando di garantire la qualità del servizio scolastico. Inoltre dal 2011 non sono stati più avviati corsi di formazione per le prime e seconde posizioni economiche del personale ATA, e contestualmente sono stati ridotti i fondi per gli incarichi specifici. Ancora una volta il ministero (MIUR) non brilla per lungimiranza organizzativa e progettazione di servizi, ma si distingue per i tagli del personale e in particolare sul personale ATA. Evidentemente per il MIUR efficienza ed efficacia significa solo e semplicemente garantire sempre più servizi con meno personale. Appare del tutto evidente che non sono più rinviabili gli attesi bandi di concorso per DS e DSGA. Dal 2009 tutto il personale della scuola è senza un contratto nazionale. Un diritto, ribadito dalla Corte Costituzionale, calpestato dai vari governi. Dopo le molteplici proteste e mobilitazioni il governo e il ministro emaneranno a breve l’atto di indirizzo per l’apertura dei tavoli per il rinnovo del contratto nazionale. Molte le criticità e le risposte che le lavoratrice e i lavoratori attendono. Un nuovo contratto per la qualità del lavoro, per l’organizzazione del lavoro, per il salario, per una buona scuola pubblica. La Flc Cgil è pronta con le proprie piattaforme, con la richiesta al Governo di rispettare gli impegni sottoscritti nell’accordo del 30 novembre scorso.