Assolombarda: Bonomi, la Lombardia tira l’economia, molto ancora da fare

Milano – Carlo Bonomi, neo presidente di Assolombarda, nel suo intervento d’insediamento, ha dedicato un passaggio alla realtà economica lombarda e a Milano. “In Italia, Milano e la Lombardia sono tornati a trainare l’economia: ma molto resta da fare. La produzione manifatturiera della Lombardia a fine 2016 è risalita a -7,3% rispetto al picco precrisi, l’Italia segna ancora -21,6%. Il clima di fiducia della manifattura e del terziario innovativo nei nostri territori è molto più elevato del dato nazionale, il 76,3% delle imprese del nostro territorio esportano, e il 56,1% verso i Paesi extra Ue. L’export lombardo sul 2008 registra un +50% verso la Cina, +37% verso gli USA, +17% complessivamente verso i Paesi extra Ue. Il numero delle imprese attive lombarde a fine 2016 raggiungeva quota 815 mila, confermando la risalita iniziata nel 2015. Purtroppo le nostre manifatturiere continuano a diminuire: sono scese a 97 mila a fine 2016, seguendo un tasso del -1,2% annuo, sostanzialmente come in tutto iI Nord. Ma esaminiamo i dati dell’occupazione rispetto al 2008. A fine 2016 la Lombardia contava 54 mila occupati in più, con un fortissimo innalzamento del capitale umano, poiché gli occupati laureati sono 210 mila in più, rispetto a 216 mila in meno con licenza media. È rilevante e positiva una forte dinamica femminile, visto che sono occupate +75 mila donne rispetto a -21 mila uomini. Ma, come in tutta Italia, gli occupati aggiuntivi sono compresi nelle fasce anagraficamente più avanzate: dal 2008 in Lombardia 530 mila occupati in più nella fascia 45-64 anni, e 404 mila in meno nella fascia 25-44 anni. Siamo comunque a un tasso di occupazione del 66,2%, rispetto al 57,2% italiano e al 74,7% della Germania. Ma non possiamo dirci soddisfatti. I gap da recuperare rispetto al 2008 sono chiari. I prestiti bancari: al 4° trimestre 2016 in Lombardia siamo ancora a un -14%. I fallimenti d’impresa: calano, ma restano ancora doppi rispetto al 2008. Gli investimenti fissi lordi in Lombardia: siamo ancora -24,3%. L’occupazione femminile: se dall’attuale 58,1% in Lombardia realizzassimo la parità di genere, significherebbe non solo avere 515 mila occupati in più, ma soprattutto poter contare su un patrimonio di competenze e sensibilità di cui oggi ci priviamo, e che solo le donne possono esprimere. È proprio per superare questi gap, che Assolombarda deve darsi alcune nuove priorità in tempi rapidissimi”, ha precisato Bonomi.