Rapporto I-Com: Lombardia cresce ma debole nell’innovazione (1)

Milano – L’economia della Lombardia è in crescita dell’1% rispetto alla media del Nord Italia e, insieme a Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto, la regione è tra le poche aree del Settentrione che sono riuscite a recuperare il livello del Pil reale del 2009. Tuttavia, da un confronto con le regioni “leader” dei principali Stati europei ─ come il Baden-Wurttemberg per la Germania, la Cataluña per la Spagna, l’Ȋle di France per la Francia e la regione di Londra per il Regno Unito ─ la Lombardia appare sotto la media europea in materia di innovazione (pur mostrando grande vitalità imprenditoriale, testimoniata dall’export secondo solo al Baden Württemberg). È l’analisi che emerge dal Report dell’Istituto per la Competitività I-Com “Il sistema economico lombardo e i rapporti tra le amministrazioni del territorio e le imprese”, presentato oggi a Milano da Stefano da Empoli, Presidente di I-Com, e Gianluca Sgueo, Direttore area Istituzioni I-Com, alla presenza di amministratori locali, regionali e comunali, imprenditori e manager nazionali, ma anche parlamentari e rappresentanti della società civile. Lo studio di I-Com analizza i principali trend economici della Lombardia, descrivendo lo stato dei rapporti tra enti locali e imprese e il tessuto produttivo del territorio. Nel report anche un focus sullo sviluppo del turismo e uno sulla mobilità elettrica a livello regionale. Dai dati di I-Com, emerge che, considerando la spesa pro-capite in Ricerca e Sviluppo, Baden-Wurttemberg (1.910 euro per abitante) e Ȋle de France (1.560 euro) registrano performance molto superiori alla media Ue. Segue Londra con una spesa pari a 636,5 euro. La Lombardia, invece, con 437 euro di spesa per abitante, è sotto i valori medi europei e si colloca al penultimo posto facendo meglio solo della Cataluna (397 euro). Negli investimenti in R&S, la regione si trova anche sotto la media italiana. In Italia, infatti, questa vale l’1,4% del Pil: le regioni del Nord la superano con una spesa che vale l’1,5%, mentre la Lombardia si ferma all’1,3% del Pil. Anche per quanto riguarda la quota di occupati nella manifattura e nei servizi ad alta tecnologia sul totale degli occupati, rispetto a un valore medio Ue pari al 4% per il 2016, la Lombardia è al penultimo posto con il 4%, dopo Ȋle de France e Londra che mostrano una quota pari al 7,1%, e il Baden-Wurttemberg (5%). Ultima posizione per la Cataluña con il 4,5%. La Lombardia è invece seconda per il commercio internazionale con 111,3 miliardi di export nel 2015, dopo il Baden-Wurttemberg, la cui quota ammonta a 196 miliardi nel 2015. Esportano decisamente meno l’Ile de France (83,4 miliardi nel 2015) e la Cataluña (64 miliardi nel 2015). Londra, infine, ha esportato merci nel 2015 per un valore di 33,7 miliardi (ma si prende la sua rivincita, almeno fino ad ora, a Brexit ancora non operativa, nei servizi)