Lettera di Camusso (Cgil): voucher, schiaffo alla democrazia

Roma – “Come certamente è noto, la Cgil ha proposto due quesiti referendari -sull’abrogazione dei voucher e la responsabilità solidale negli appalti – a sostegno dei quali sono state raccolti oltre due milioni di firme. Ammessi dalla Suprema Corte di Cassazione, i due referendum avrebbero dovuto svolgersi lo scorso 28 maggio”. Inizia così la lettera del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che invita tutti a firmare la petizione lanciata dalla Cgil contro lo “schiaffo alla democrazia”. Nella sua lettera la leader della Cgil ripercorre tutte le tappe della vicenda. “Con un Decreto Legge, definitivamente convertito lo scorso 21 aprile, il Governo ha deciso di cancellare i voucher, determinando così la decisione della Corte di Cassazione di annullare la prova referendaria”. Poi però il colpo di scena. “Con una scelta che non ha precedenti nella storia della Repubblica – dice Susanna Camusso – pochi giorni dopo l’annullamento del referendum, la maggioranza di Governo ha promosso un emendamento alla legge di correzione del bilancio che di fatto reintroduce i voucher. “Non vogliamo discutere l’opinione di ciascuno sui voucher e sul modo scelto per normare il lavoro occasionale, bensì rimarcare come si sia in presenza di un’aperta violazione dell’art. 75 della Costituzione e di uno schiaffo alla democrazia, perché con un repentino voltafaccia parlamentare si è di fatto impedito ai cittadini di esprimersi col voto sulle materie proposte dal referendum. Per questi motivi, proponiamo di sottoscrivere il nostro appello allo scopo di chiedere rispetto per la nostra Costituzione e per la democrazia”.