Costruzioni: manifestazioni in tutta Italia per contratto e sicurezza

Milano – La mobilitazione promossa unitariamente per oggi dai sindacati di categoria si articolerà su cinque manifestazioni territoriali: A Roma manifestazione interregionale con i lavoratori di Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana, Umbria, Marche. A Bologna manifestazione con i lavoratori di Piemonte, Val D’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia,Trentino e Alto Adige, Liguria ed Emilia Romagna, ore 10.00 Corteo da Piazza XX Settembre fino alla sede Inps regionale per il presidio in via Milazzo, conclusioni di Vito Panzarella Segretario Generale Feneal Uil. A Bari manifestazione con i lavoratori di Puglia, Basilicata, Campania e Calabria, con presidio alle ore 10.30 davanti la sede Inps sul lungomare Nazario Sauro. Le manifestazioni regionali saranno a Cagliari e a Palermo. Alessandro Genovesi parla dei motivi che hanno spinto i sindacati a convocare la manifestazione di oggi in una intervista a Rassegna Sindacale. “L’Ape agevolata, dice tra l’altro Genovesi, così come è stata proposta è una truffa perché esclude migliaia di lavoratori e tra questi moltissimi edili. “Hanno messo paletti enormi che quasi umiliano la nostra gente. Su 23 mila operai nati tra il 1951 e 1953, solo 500 circa avrebbero potuto usufruire dell’Ape agevolata con i 36 anni di contributi di cui gli ultimi 6 continuativi. Apprezziamo la correzione introdotta con la manovrina – che abbona 12 mesi –, ma i numeri parlano chiaro: allo stato attuale meno di duemila edili potranno andare in pensione anticipata. Allora il messaggio deve essere chiaro: l’Ape agevolata così com’è, per noi sa di truffa. Sembra quasi che il legislatore non sappia che il nostro è un lavoro discontinuo per definizione e che dall’inizio della crisi abbiamo perso oltre 800mila posti. Per noi quindi è indispensabile accelerare la fase 2 del confronto governo-sindacati, in particolare su uscite flessibili legate alle diverse aspettative di vita, e che occorre insieme superare il limite che ha segnato la fase 1 del confronto, determinata dalle risorse disponibili anziché dalla definizione della platea cui rivolgere l’agevolazione”.