Assicurazioni: il rischio “disruption digitale”

Milano – Per anni le aziende del settore assicurativo sono state più lente ad adottare le nuove tecnologie rispetto alle controparti del banking o del retail, accumulando un certo ritardo ma soprattutto una serie di ostacoli nella corsa alla trasformazione digitale: sistemi legacy piuttosto datati, un numero relativamente alto di processi svolti ancora manualmente, substrati di regolamentazioni e normative in materia di privacy e protezione dei dati, infine una generale renitenza culturale all’innovazione. Tuttavia, un po’ per timore di restare vittime della cosiddetta “disruption digitale”, un po’ per presa di coscienza e ricambio generazionale, anche le assicurazioni stanno ora cercando di voltare pagina, al punto che IDC sta osservando l’avvio di un vero e proprio percorso di trasformazione. Alcuni attori hanno già avviato importanti investimenti strategici in tecnologie innovative per restare competitivi in un mercato sempre più allargato, altri stanno oggi percorrendo i primi passi in questa direzione, in entrambi i casi cercando di ottimizzare i costi operativi degli ambienti legacy per finanziare le nuove iniziative digitali. Tre sono secondo IDC le nuove priorità di investimento per le aziende del settore assicurativo: rivoluzionare la customer experience mediante piattaforme digitali di nuova generazione; creare nuovi flussi di ricavi con servizi avanzati di connettività quali IoT e telematica; trasformare le informazioni in vantaggio competitivo con strumenti big data, predictive analytics e cognitive. A livello europeo, la maggior parte delle aziende del settore si è perciò detta intenzionata a incrementare la spesa IT nel 2017 tra il 5 e il 10%, evidenzia una recente survey di IDC condotta su un campione di 87 assicurazioni continentali, Italia compresa. Una parte principale dei budget resterà ancora allocata al mantenimento degli esistenti sistemi, ma il resto sarà dedicato all’innovazione. Nella fattispecie, il 40% delle assicurazioni europee intervistate da IDC ha adottato almeno tre dei quattro pillar della Terza Piattaforma alla base dei progetti di digital transformation e il 35% almeno due. L’11% degli attori del comparto europeo ha già adottato tutti e quattro i pillar della Terza Piattaforma e per contro solo il 2% non ha al momento in uso alcuna di queste tecnologie. Il 49% delle aziende del campione europeo sta già impiegando soluzioni e servizi di cloud pubblico e un altro 10% si aggiungerà nel 2017, sottolinea IDC. Più o meno lo stesso trend emerge per le soluzioni big data e analytics, già in uso presso il 46% delle assicurazioni europee e in pianificazione quest’anno presso un ulteriore 10%. Entro il 2019, prevede IDC, le nuove polizze assicurative a consumo basate su tecnologie IoT rappresenteranno il 15% del mercato assicurativo auto e il 10% del mercato assicurativo casa.