Lombardia: un passaporto per la generazione Erasmus

Milano – “Garage Erasmus e’ una pietra fondamentale per costruire attrattivita’ per gli studenti. Vorremmo la Lombardia fosse la terra delle possibilita’ per chi la sceglie come luogo in cui studiare, creare progetti, tessere relazioni e respirare l’aria dell’innovazione”. Cosi’ il vice presidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala intervenuto alla conferenza stampa in cui e’ stato illustrato l’evento che la Fondazione GaragErasmus ha organizzato a Palazzo Lombardia per il prossimo 16 maggio. In sala Marco Biagi alle ore 17.30 sara’ presentato il progetto Laissez-Passer, il passaporto della Generazione Erasmus che vede insieme Regione Lombardia, Comune di Milano, Universita’ e imprese lombarde, per una sinergia concreta e un’azione congiunta a sostegno dello sviluppo e della crescita del nostro paese a livello internazionale. Il capoluogo lombardo rappresenta infatti il polo strategico italiano per eccellenza, per la sua capacita’ di creare occasioni di investimento e opportunita’ di crescita per le imprese che vogliono investire all’estero”. Il passaporto sara’ assegnato ai talenti europei che dimostreranno capacita’ di iniziativa imprenditoriale o di possedere un curriculum dalle spiccata formazione internazionale; dieci di loro, a partire dal mese di giugno, verranno selezionati ogni mese tra gli iscritti alla piattaforma garagErasmus on-line ed il loro profilo verra’ inviato alle aziende che sosterranno il progetto. Le aziende private, dal canto loro, potranno supportare, con una donazione simbolica di 110 Euro all’anno, la Generazione Erasmus, vedendosi assegnate il Red Laissez-Passer, speciale versione del passaporto, dedicata, appunto, alle imprese. Francesco Cappe’, presidente della Fondazione: “GaragErasmus, grazie al Laissez-Passer, vuole aumentare le possibilita’ di mobilita’ per tutti e connettere lo spirito vincente dell’Erasmus, che caratterizza i talenti internazionali, al mondo del lavoro: tutto questo per serrare i ranghi verso un’Europa piu’ dinamica, unita e giusta, all’interno della quale la voce della Generazione Erasmus trovi lo spazio che si merita per farsi ascoltare”.