Confidi Systema: Bonomi (Assolombarda), ruolo fondamentale per le Pmi

Milano – Le Assemblee Separate dei soci hanno approvato ieri il bilancio dell’esercizio 2016. Il primo anno di vita di Confidi Systema! raccoglie i primi benefici del progetto di fusione dei cinque confidi lombardi intersettoriali promosso da Confartigianato, Confindustria e Confagricoltura. L’esercizio chiude con un utile di 2,4 milioni di euro, fondi propri cresciuti di quasi il 30% passando da 60 a 75 milioni di euro e un Total Capital Ratio passato dal 14,42% del bilancio 2015 consolidato al 23,16%, dato che assume ancor maggiore valore se allineato all’analisi del provisioning che vede le posizioni in sofferenza rettificate per il 76%. Nella Relazione all’Assemblea il presidente Lorenzo Mezzalira esprime soddisfazione per questi risultati: “Anno intenso e ricco di attività straordinarie: l’integrazione dei sistemi informatici, la messa a punto del nuovo modello organizzativo, l’istanza di autorizzazione a Banca d’Italia per l’Iscrizione nell’Elenco Unico degli Intermediari Finanziari, lo spin off dei rami d’azienda commerciali e la relativa costituzione delle Agenzie in Attività Finanziaria, il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2016-2018, per citare i principali”. Tra i principali servizi erogati nell’anno ricordiamo Finanza Subito!: oltre 31 milioni di euro di erogazione diretta di finanziamenti ponte alle imprese e la prima operazione di Minibond ove siamo intervenuti in qualità di Sottoscrittori per oltre 2 milioni di euro. Complessivamente il flusso di Garanzie rilasciato nell’anno è cresciuto a oltre 256 milioni di euro, rispetto ai 199mln del 2015 e lo stock delle Garanzie in Bonis in essere è passato da 382 a 395 milioni di euro, mentre è calato da 48 milioni a 46 milioni il valore delle Garanzie Deteriorate Nette. L’outstanding dei finanziamenti garantiti rimane sopra a 1 miliardo di euro. “Siamo soddisfatti di avere sul mercato un player come Confidi Systema! che affianca le nostre PMI e sostiene la loro crescita – afferma Carlo Bonomi, vicepresidente Assolombarda per Credito Finanza Fisco Organizzazione e Sviluppo -. Sappiamo bene che le PMI hanno maggiori barriere nell’accesso al credito bancario a causa della forte difficolta di valutare correttamente, in questa volatilità dei mercati nazionali e internazionali, la rischiosità dei progetti da finanziare. Ciò implica che gli investimenti delle Pmi sono tipicamente soggetti a vincoli finanziari più stringenti. Negli ultimi anni, con gli Accordi di Basilea, che impongono alle banche limiti alla loro attività operativa, con riguardo alla quantità di patrimonio di garanzia cui esse devono necessariamente dotarsi, si sono generati effetti negativi reali sulla competitività delle nostre imprese. È qui che ha svolto un ruolo fondamentale il Confidi nel suo intervento di garanzia a supporto delle nostre aziende. Inoltre, guardando al futuro, vediamo un nuovo posizionamento del Confidi rispetto agli strumenti del Fondo di Garanzia”.