Primo Maggio: Furlan (Cisl), patto sociale per il lavoro

Roma – “Cancellare il sindacato – ricorda Annamria Furlan segretario nazionale della Cisl oggi a Portella delle Ginestre – significa illudere lavoratori e lavoratrici perché i lavoratori si tutelano non con la carità compassionevole ma con un reddito di inclusione che deriva dal lavoro perché è di questa dignità che hanno diritto. Questo abbiamo fatto come Cgil Cisl e Uil e questo continueremo a fare”. Al Governo Furlan dice “che è indispensabile per questo paese mettere al centro il lavoro. C’è bisogno di un patto sociale forte tra tutte le istituzioni, i partiti e tutti gli autori sociali perché finalmente si metta all’ordine del giorno la prima questione che interessa gli italiani e le italiane e molto prima di tutto il resto: il lavoro. Perché il lavoro significa libertà, eguaglianza, solidarietà, coesione sociale tra giovani e anziani”. “Oggi tanti giovani in Piazza San Giovanni ascolteranno il concerto organizzato da Cgil Cisl Uil perché la musica come il lavoro unisce e rende fratelli e sorelle. Questo è il nostro messaggio e bisogna ripartire dagli investimenti pubblici privati e bisogna fare finalmente quello che tanto volte i governi hanno promesso: una riforma fiscale a favore dei lavoratori, dei pensionati. E le risorse per il lavoro dovranno essere attinte dagli svariati miliardi che si accumulano tra evasione fiscale e contributiva, e dagli oltre 50 miliardi provenienti dalla corruzione ed alla mancanza di legalità perchè è lì che ci sono le risorse per lo sviluppo, per la riforma del fisco e per un welfare universale che tuteli la salute e garantisca la prevenzione”.