Tempo di Libri: le donne leggono più degli uomini (13,6%)

Milano – I giovani tra gli 11 e i 14 sono “forti” lettori di libri. Per i ragazzi l’abitudine alla lettura si apprende in famiglia: legge libri il 69,7% dei ragazzi con entrambi i genitori lettori. Anche negli adulti tra 55 e 74 anni si registrano percentuali di lettura superiori rispetto alla media. Questi i primi dati della sintesi che Istat ha presentato nell’incontro Chi è il lettore di libri in Italia? presentati oggi, giovedì 20 aprile, a Tempo di Libri, la Fiera dell’Editoria Italiana fino al 23 aprile a Fiera Milano Rho. La prevalenza del lettore debole. La maggior parte dei lettori di libri continuano a essere “deboli”: il 18,3% della popolazione ha letto al massimo 3 libri in un anno, mentre il 16,5% sono lettori “medi” con 4-11 libri letti in un anno. I lettori “forti” che hanno letto almeno un libro al mese sono la parte minore, ovvero il 5,7%. Chi è il lettore di libri? Le donne più degli uomini. Dal 1988 – cioè all’indomani delle grandi trasformazioni sociali e culturali che avevano attraversato il nostro Paese tra anni Sessanta e Settanta (istruzione obbligatoria, ingresso nel mondo del lavoro delle donne, prime avvisaglie di emancipazione femminile, ecc.) la popolazione femminile ha sorpassato nella lettura di libri quella maschile. Le diversità uomo/donna si sono amplificate nel tempo: nel 2016 la differenza a favore delle donne lettrici è del 13,6%. Gli squilibri a sfavore del Sud. Tra il Nord Est e Nord Ovest la percentuale dei lettori è pressoché simile (48,7% e 48,5%), nel Centro Italia i lettori sono il 42,7%. Il crollo è nel Sud in cui i lettori sono il 27,5%. Il 30,7% di lettori nelle Isole presenta delle differenze come quella che c’è tra la percentuale di lettori in Sardegna (45,7%) e Sicilia (25,8). Sono circa 4 milioni i lettori di e-book, ovvero il 7,3% della popolazione (+6 anni). Il fenomeno ha coinvolto soprattutto le donne ma in prevalenza riguarda i giovani di 15-24 anni. Chi sceglie e-book è soprattutto un lettore “forte” (il 28,3%) o “medio” (il 18,5%) che non mette in discussione il libro di carta.