Ema: Londra vuole tenersi l’Agenzia del farmaco

Milano – Da Londra arrivano notizie sul futuro dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Si complica la battaglia di Milano per ospitare l’Ema – scrive Il Corriere Della Sera – l’Agenzia europea per i farmaci che ha il compito di approvare e monitorare la sicurezza dei medicinali in uso nella Ue. E non tanto perché la lista dei pretendenti continua ad allungarsi: quanto perché a sorpresa Londra, che attualmente ospita la sede dell’Agenzia, non sembra intenzionata a mollare la presa. Nonostante la Brexit. La situazione è paradossale. Fra due anni la Gran Bretagna sarà fuori dall’Unione: e sembrava ovvio a tutti che importanti enti di regolamentazione europea, come l’Ema ma anche l’Eba, l’Autorità bancaria, dovessero essere trasferiti da Londra in uno dei 27 Stati membri della Ue. Ma il ministro per la Brexit, David Davis, ha rimesso tutto in discussione. “Non è stata presa alcuna decisione sulla collocazione dell’Ema e dell’Eba — ha detto il suo portavoce —. Quelle agenzie saranno oggetto di negoziati”. È probabile che la sortita del governo britannico punti a mettere sul tavolo un’altra carta da giocare nella partita complessiva fra Londra e Bruxelles sui termini dell’uscita del Regno Unito dalla Ue. Ma intanto la posizione europea è chiarissima: “L’Ema e l’Eba devono entrambe andare a uno Stato membro», ha detto un funzionario Ue citato dal Financial Times . E d’altra parte nelle linee guida annunciate dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk si dice a chiare lettere che «la futura sede delle Agenzie basate nel Regno Unito è questione che spetta ai 27 Stati membri”.