Fiera Milano Spa: avviso del Tribunale a Fondazione

Milano. Altre difficoltà per Fiera Milano Spa, dopo l’inchiesta e il successivo parziale commissariamento dell’autorità giudiziaria. Infatti ieri il Tribunale ha disposto un avviso destinato a Fondazione Fiera Milano che sarebbe “ovviamente libera di scegliere come amministratore delegato della sua controllata Fiera Milano spa il manager che ritenga più adeguato, ma assumendosi un rischio sul funzionamento della società: il rischio che, finché gran parte delle attività di Fiera Milano spa resteranno per altri 6 mesi nel più pubblicistico ambito dell’amministrazione giudiziaria, decisa dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale per rimediare alle falle nei controlli interni anti-infiltrazioni illegali, l’ignorare profili di inopportunità (come una prescrizione) nella scelta del nuovo capo azienda possa determinare i giudici a non autorizzare il commissario a controfirmare i vari atti”, così scrive Il Corriere Della Sera. Fondazione – per parte sua – spiega perché non ritenga un problema la prescrizione con cui il designato nuovo ad di Fiera Milano spa, Corrado Colli, uscì nel 2013 da una delle tre imputazioni di bancarotta (venendo invece assolto nel merito dalle altre due) nel processo varesino per il crac Opengate spa. La Fondazione, infatti, valorizza che la prescrizione fosse maturata già prima del processo, e ritiene che le valutazioni negative della sentenza sui ritardi degli amministratori nell’allargarsi del dissesto possano essere ricondotte a un periodo nel quale Colli non era più ad di Opengate. Diversa la valutazione dei pm, che sulla medesima sentenza motivano parere contrario a che il Tribunale avalli la nomina. In mezzo, galleggia l’ipotesi che Fiera Milano insista su Colli nel cda ma senza affidargli i poteri di ad.