Vinitaly: inaugurazione con Martina e Danese, export su del 4,4%

Verona– “Vinitaly ha segnato l’agenda di governo sull’agricoltura del Paese e continuerà a farlo. E come avevo fatto in passato proprio qui, da dove insieme ai vertici di Veronafiere e al mondo agricolo e del vino ci ponemmo il tema del Testo Unico del Vino, della dematerializzazione dei registri digitali, del piano sull’internazionalizzazione e dell’agenda digitale, oggi mi prendo l’impegno, annunciando che entro la fine di luglio avremo la prima bozza del testo del Codice agricolo unico”. Così annuncia il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, inaugurando Vinitaly 2017, alla presenza tra gli altri del presidente di Veronafiere Maurizio Danese. Vinitaly si conferma così un appuntamento che va oltre la manifestazione fieristica, che pure è la prima al mondo per superficie espositiva e numero di visitatori, per essere uno dei momenti in cui si discute del futuro del vino e dell’agricoltura in ottica europea (ieri a OperaWine si sono celebrati i 60 anni dell’Europa Unita e la presenza del commissario Ue Hogan anche oggi va letta in questa direzione), di internazionalizzazione dei mercati, di innovazione e di crescita della qualità. Sarebbe la 51ª edizione per Vinitaly, ma Veronafiere la considera, come spiega il presidente Danese, “l’edizione 50+1; per noi, infatti, questo è il primo dei prossimi 50, durante i quali vogliamo progettare il nuovo inizio, quindi i futuri cinquant’anni”. Il salone si svolge in contemporanea a Sol&Agrifood, manifestazione sull’olio extravergine di oliva e l’agroalimentare di qualità (che sarà inaugurata domani dal ministro Maurizio Martina, dal presidente del Fooi David Granieri, dal direttore generale di ICE-Agenzia Piergiorgio Borgogelli, e dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese alle ore 11 al Padiglione C – Sala Polifunzionale) e a Enolitech, rassegna sulle tecnologie per cantina e frantoio. La sfida è quella dell’internazionalizzazione, dell’innovazione e della Digital Trasformation. Nel 2016, come ricorda il presidente di ICE-Agenzia, Michele Scannavini, “le esportazioni hanno raggiunto i 5,6 miliardi di euro, con un incremento del 4,4% sul 2015”. Quest’anno, gli obiettivi principali dell’internazionalizzazione si concentrano su Stati Uniti e Cina, nell’ambito comunque di un incoming che nel 2016 ha visto a Vinitaly la presenza di buyer da 140 Paesi. Vinitaly, Sol&Agrifood e Enolitech quest’anno vedono la presenza di 4.768 aziende. Vinitaly, da solo, conta 4.272 espositori da 30 Paesi, con un incremento del 4% sull’anno precedente e una crescente importanza di presenze estere.