Afol: nel carcere di Opera sportello lavoro

Opera (Mi) – “L’apertura dello sportello lavoro costituisce uno strumento significativo per consentire la progressiva integrazione dei detenuti nei percorsi di inserimento lavorativo: il nuovo modello di accesso ai servizi all’impiego stabilito dal Decreto legislativo 150/2015 necessita infatti di un costante rapporto con i servizi pubblici all’impiego. Il protocollo che presentiamo oggi e’ quindi una buona base di partenza di questo processo”. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea intervenendo, insieme al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, alla conferenza stampa di inaugurazione dello Sportello lavoro ‘Centro per l’impiego’ nel carcere di Opera (Milano). Nel corso dell’incontro con la stampa, sono state illustrate le politiche attive del Lavoro previste dal protocollo d’intesa tra Afol metropolitana e Casa reclusione di Milano Opera. Tra i partecipanti, Roberto Piscitello, direttore Generale Detenuti e Trattamento Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), Giacinto Siciliano, direttore Casa di reclusione Milano Opera, Giuseppe Zingale, direttore generale di Afol (Agenzia per la formazione, orientamento e lavoro) metropolitana. “Dote unica lavoro si e’ posta – ha continuato Aprea – il problema della particolare condizione di restrizione della liberta’ di agire della persona. Infatti, uno dei problemi piu’ significativi e’ quello di attestare la ‘distanza dal mercato del lavoro’ al fine di determinare la quantita’ di servizi che possono essere fruiti dalla persona”. “In Dote Unica Lavoro questo periodo – ha sottolineato Aprea – puo’ anche essere attestato dalla Direzione dell’istituto penitenziario, sulla base del periodo di effettivo ‘non lavoro’ durante la detenzione consentendo alla persona di accedere da subito alle fasce di maggiore intensita’ di aiuto”.