Maroni: l’Europa così non va, pensa poco ai cittadini

Milano – “Per l’Unione europea e’ arrivato davvero il momento di cambiare. Noi ci siamo e vogliamo essere protagonisti. Come? Prendendo esempio dalle Regioni, dalla
Lombardia, valorizzando le peculiarita’ e le istanze dei territori, ascoltando i popoli, cambiare l’Europa si puo’. Viva l’Europa dei popoli!”. Lo ha detto, intervenendo in Aula in apertura della sessione europea del Consiglio regionale, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Iniziando il suo discorso, il governatore ha detto di non considerare la giornata di oggi “una celebrazione, ma semmai una riflessione critica” su questa Europa, che “cosi’ com’e’ non funziona. L’Europa in cui crediamo – ha detto – e’ quella delle Regioni, dei popoli, delle autonomie locali e del principio di sussidiarieta’. Un’idea gia’ incardinata nell’ordinamento europeo, nel Trattato di Lisbona, nella Costituzione italiana, e anche nel nostro Statuto di Autonomia”. “L’Europa in cui crediamo – ha evidenziato – e’ democratica, popolare, prende le sue decisioni nel rispetto e nell’interesse dei popoli che vivono stanziati sul suo territorio. L’Europa in cui crediamo non ha paura di pronunciare la parola ‘sicurezza’ intesa come difesa dei confini, come rete di protezione sociale, come tutela dei suoi valori, anche culturali e religiosi”. “L’Europa in cui crediamo – ha affermato Maroni – vede nella promozione della libera intrapresa uno strumento reale e concreto contro l’impoverimento dei nostri popoli e delle nostre comunita’. La nostra Europa investe nei giovani, li interpella e li valorizza, si occupa della loro crescita culturale, garantisce loro le migliori opportunita’ di realizzazione, abbattendo tutti i ‘divide’, a partire da quello digitale”. “La Lombardia – ha proseguito il Governatore – e’ anche la Regione italiana che sfrutta al meglio i fondi europei. E in questo figura benissimo anche in Europa. Il Programma Operativo Regionale del Fondo europeo per lo Sviluppo regionale (Por Fesr) 2014-2020 di Regione Lombardia – ha elencato – mette
a disposizione per gli investimenti oltre 970 milioni di euro, individuando come obiettivo prioritario quello della crescita economica, produttiva e sociale del territorio e del tessuto produttivo regionale”. “E’ ormai opinione diffusa – ha concluso Maroni – che l’Europa cosi’ com’e’ non va, che pensa troppo a se stessa e poco ai suoi cittadini e ai loro bisogni, che non ha un cuore e non ha un’anima: ora, per non ripiegarsi definitivamente su se stessa e involvere definitivamente in un’organizzazione meramente burocratica e tecnocratica, e’ davvero arrivato, per l’Unione Europea, il momento di cambiare”.