Cisl: i 10 punti per la rinascita dell’Europa

Roma – Sono dieci i punti che il sindacato di Via Po propone al dibattito in riferimento all’Europa economica e sociale: 1) cambiare il baricentro dal Fiscal Compact all’Investments Compact attraverso la definizione di un Piano europeo di sviluppo economico e sociale sostenibile; 2) realizzare un bilancio europeo dotato di autonomia impositiva attraverso una tassa sulle transazioni finanziarie, una Carbon tax e trasferimenti nazionali; 3) pervenire ad una gestione mutualistica di una parte del debito degli Stati membri attraverso gli Eurobond con le necessarie garanzie pro quota degli Stati membri; 4) istituire un Ministero del Tesoro europeo integrato nella Commissione Europea che risponda al Parlamento Europeo, con il compito immediato di gestire un Piano straordinario di investimenti europei in risorse umane ed in infrastrutture logiche e fisiche, per sostenere la crescita, l’occupazione e la coesione sociale nell’Unione; 5) definire il pareggio di bilancio limitato alle sole spese correnti; 6) concludere l’attuale versione di Quantitative Easing della BCE, centrata sulla sottoscrizione di debiti sovrani nazionali, con la conseguente sottoscrizione di debito pubblico europeo; 7) istituire un Fondo europeo di sussidi per la disoccupazione; 8) istituire un Fondo europeo di sostegno all’occupazione giovanile; 9) creare un Fondo per il reddito di inclusione attiva rivolto a componenti di famiglie in emergenza sia reddituale, sia patrimoniale, a condizione che si impegnino in un percorso di formazione – riconversione – riqualificazione professionale; 10) porre le basi per un Presidio internazionale e dell’Europa attraverso una Politica estera, una Politica per la gestione dei flussi migratori ed una Politica di sicurezza comuni con le necessarie funzioni istituzionali.