Istat: bene export extra Ue

Roma – A gennaio 2017, rispetto al mese precedente, l’export aumenta dello 0,5% e l’import diminuisce dello 0,2%. La crescita congiunturale dell’export, per il quarto mese consecutivo, è determinata dall’incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+2,8%), mentre quelle verso i mercati Ue (-1,3%) sono in diminuzione. La contenuta flessione degli acquisti è da ascrivere ai beni di consumo (-5,5%) e a quelli strumentali (-4,5%). Negli ultimi tre mesi l’export cresce congiunturalmente del 3,8%, con un incremento più ampio per i paesi extra Ue (+5,9%) rispetto a quelli Ue (+2,2%). In termini tendenziali, a gennaio 2017 si rileva un aumento sia dell’import (+15,5%) sia dell’export (+13,3%), determinato principalmente dalla sostenuta crescita dell’interscambio con l’area extra Ue. Al netto delle differenze nei giorni lavorativi (21 a gennaio 2017 contro 19 di gennaio 2016), l’aumento risulta più contenuto: +10,7% per l’import e +10,1% per l’export. A gennaio 2017, Il saldo commerciale è pari a -574 milioni (+34 milioni a gennaio 2016). Al netto dell’energia, si registra un avanzo di 2,7 miliardi di euro. Paesi ASEAN (+57,0% su gennaio 2016), Russia (+39,4%), Cina (+36,5%), Stati Uniti (+35,8%), Giappone (+28,8%) e Germania (+9,6%) sono, tra i principali mercati si sbocco, i più dinamici all’export. L’aumento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (+69,4%), autoveicoli (+27,7%) e articoli farmaceutici chimico-medicinali e botanici (+25,9%) è rilevante. In forte crescita l’import da paesi OPEC (+53,4%) e Russia (+43,3%) e gli acquisti di petrolio greggio (+123,9%).