Lombardia: Regione istituisce il Fattore Famiglia

Milano – Il Fattore famiglia lombardo è legge. Il Consiglio regionale ha infatti approvato il provvedimento che istituisce il nuovo indicatore reddituale che integra l’Isee introducendo meccanismi di premialità per le famiglie. Come ha spiegato in Aula il relatore, Alessandro Colucci (Lombardia Popolare) il Fattore famiglia influirà su Servizi sociali, Servizi scolastici e di formazione (“per favorire la libertà di scelta educativa”), trasporto pubblico locale, servizi al lavoro e abitazione. In fase di prima applicazione l’indicatore trova immediata applicazione nel Buono scuola e buono libri della Dote Scuola, per i progetti di inserimento lavorativo, nei contratti di locazione a canone concordato (ad eccezione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica), nel trasporto pubblico locale. “Si tratta di una buona legge che risponde ad un bisogno sentito in Lombardia e che incoraggia le famiglie ad investire per il futuro – ha detto il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo –. Uno strumento in grado di considerare i bisogni dei nuclei familiari che devono essere sostenuti attraverso criteri chiari che incentivino la natalità, tenendo conto anche delle situazioni di bisogno e di fragilità che tante famiglie lombarde vivono”. Per rientrare nel parametro e poterne così usufruire, la legge individua tutta una serie di “filtri”, primo tra tutti quello che prevede che solo i soggetti dei nuclei familiari in regola con il pagamento delle imposte regionali potranno accedervi. Il Fattore Famiglia valuterà il numero dei componenti del nucleo familiare – tenendo conto anche del patrimonio mobiliare e immobiliare, della situazione reddituale Ed anche patrimoniale (posseduta anche all’estero). Si terrà poi conto anche della presenza di persone con disabilità o non autosufficienti. E vengono inoltre introdotti elementi di priorità per le famiglie che hanno un mutuo per l’acquisto della prima casa, per l’anzianità di residenza in Lombardia, per la presenza di persone anziane, per le madri in accertato stato di gravidanza e con i minori in affido. Per il 2017 vengono stanziati 1,5 milioni, cui si aggiungono corrispondenti risorse per il 2018 e il 2019.