K-Flex: Calenda, ingiustificata la delocalizzazione, incontro il 15 marzo

Roma – Ferma presa di posizione del ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda sulla vicenda K-Flex. Se la K-Flex delocalizza fuori dal Paese, dopo aver ricevuto i contributi europei di Horizon 2020 “si dovrà procedere alla revoca del contributo in quanto l’attività di ricerca deve essere necessariamente svolta in Italia”, spiega Calenda. “Tra il 2007 e il 2012 Simest ha supportato il processo di crescita internazionale di K-Flex attraverso la partecipazione a 5 operazioni di aumento di capitale per 17,2 milioni e attraverso un fondo di venture capital del Mise per 5 milioni, destinati a paesi strategici come gli Emirati, la Cina, , l’India, la Malesia. In questo caso non sono delocalizzazioni “ma produzioni a basso valore unitario che vanno necessariamente realizzate nei paesi di destinazione”. “E’ del tutto incomprensibile e non giustificata la decisione di cessare l’attività produttiva nello stabilimento italiano quando, come risulta dagli accordi sottoscritti, vi erano impegni a non licenziare e ad avviare una riorganizzazione che avrebbe reso ancor più competitivo il sito”. “Non intendiamo subire passivamente questo comportamento”, ha concluso Calenda informando che il 15 marzo è in programma un incontro con la proprietà.