8 Marzo: Ventura (Cisl) no scioperi ma battaglia su disparità salariale

Roma – In occasione delle celebrazioni per la Giornata Internazionale delle Donne dell’8 marzo la Cisl ha scelto, insieme a Cgil e Uil, di aderire alle iniziative promosse dalla Confederazione Europea dei Sindacati (CES) dedicate quest’anno al tema della disparità salariale tra uomini e donne. “Non abbiamo ritenuto di indire scioperi dimostrativi che avrebbero creato solo divisioni nel mondo del lavoro e disagi ai cittadini, snaturando il significato di questa ricorrenza”, sottolinea la Segretaria Confederale Organizzativa della Cisl, Giovanna Ventura. “Faremo tante iniziative nei territori e con le nostre categorie con lo slogan “Le donne sono il cuore dell’economia europea”, nell’intento di richiamare ancora una volta l’attenzione di tutte le istituzioni sui problemi occupazionali delle donne, sul diritto ad una piena ed effettiva parità in ambito sociale, sul contrasto duro e determinato alla violenza di genere, sulla lotta ad ogni forma di discriminazione. “In media in Europa le donne guadagnano il 17% in meno rispetto agli uomini. Uno dei motivi è che le donne – sottolinea Ventura – hanno più difficoltà a conciliare impegni di lavoro e familiari. Di conseguenza, sono loro soprattutto a scegliere il lavoro a tempo parziale ed ad interrompere continuamente la propria carriera, con conseguenze dirette e deleterie sui salari. Il gender pay gap rimane, dunque, un tema cruciale per il sindacato nella lotta contro le discriminazioni legate al genere, tenuto conto del fatto che una sua sostanziale riduzione, oltre a rilanciare i consumi e l’economia, eliminerebbe un’altra disparità, direttamente collegata alla prima, il gap pensionistico che vede nel nostro Paese le donne percepire un assegno di pensione inferiore di circa il 30% rispetto agli uomini”.