Lavoro: Cgil, da dati Inps quadro ancora allarmante

Roma – “Ancora molte ombre sui dati elaborati dagli Osservatori sulla cassa integrazione e sul precariato dell’Inps diffusi quest’oggi”. È quanto dichiarato da Tania Scacchetti, segretaria confederale della Cgil. Nel dettaglio, per quanto riguarda le elaborazioni sulla cassa integrazione, la dirigente sindacale ritiene “preoccupante l’impennata di quella ordinaria (+174,7% su base annua) che, combinata alla contrazione delle altre misure di ammortizzatori sociali e in assenza di urgenti correttivi, rischia di essere il preludio della cessazione di ulteriori attività produttive ancora in crisi e, di conseguenza, dell’incremento dei licenziamenti”. “Il calo di cassa in deroga e cassa straordinaria – spiega la dirigente sindacale – è di fatto determinato dalla restrizione degli ammortizzatori e nello specifico dalla soppressione di cigd e mobilità a partire dal 1 gennaio 2017. Mancano inoltre – prosegue – tutti i dati relativi agli interventi operati dai Fondi di solidarietà, tra cui il Fondo di integrazione salariale, che ad oggi non ha ancora riconosciuto le prestazioni economiche ai lavoratori che ne avrebbero diritto”. Analizzando i dati dell’Osservatorio sul precariato, la segretaria confederale evidenzia “il continuo peggioramento, rispetto al 2016, della qualità dell’occupazione: appena terminati gli sgravi contributivi per le aziende sono crollate le attivazioni a tempo indeterminato (-763mila pari a -37,6% rispetto al 2015); nessun processo di stabilizzazione dei rapporti di lavoro è stato avviato poiché si contrae il flusso di trasformazioni (-35,4%); nonostante la ripresa delle assunzioni degli ultimi anni, si è registrato un preoccupante saldo negativo di -464mila unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-7,4%). “Un quadro allarmante – aggiunge Scacchetti – aggravato dalla continua crescita, seppur rallentata, dell’utilizzo dei voucher (aumentati del 23,9% dal 2015 al 2016 e nel solo gennaio del 2017 cresciuti del 3,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Si conferma il malessere del nostro sistema produttivo, che rischia di mantenere per anni elevati i tassi di disoccupazione e precarietà nel Paese”. “Per questo è necessaria un’inversione delle scelte politiche economiche che devono ripartire dagli investimenti pubblici e privati e dal sostegno ai redditi da lavoro. É sempre più urgente, pertanto, – sottolinea Scacchetti – che il Parlamento incardini la discussione sulla ‘Carta dei diritti universali del lavoro’, ed è sempre più forte la necessità di ridare dignità al mondo del lavoro con i due referendum promossi dalla Cgil per l’abrogazione dei voucher e per la responsabilità solidale in materia di appalti”.