Telecity: licenziamenti in vista, 48 ore di sciopero

Roma – La famiglia Tacchino decide il licenziamento del 60% delle lavoratrici e dei lavoratori di TelecityTelestar-Italia 8 e la contestuale chiusura delle sedi di Torino e Genova. E’ incomprensibile – spiega una nota di Slc Cgil e Fnsi – che la proprietà assuma una decisione così grave per l’impatto sociale che può avere in Lombardia, Piemonte e Liguria dopo aver ripetutamente lasciato cadere la disponibilità offerta nel corso degli anni dalle organizzazioni sindacali di condividere un progetto di rinnovamento editoriale del gruppo; è altrettanto incomprensibile che l’azienda rinunci persino agli ammortizzatori sociali conservativi disponibili dall’inizio del nuovo anno. E’ inaccettabile che la proprietà possa scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori e sulle comunità locali il peso delle diseconomie, ma possa continuare nello stesso tempo a lucrare profitti per sé nelle aziende in salute controllate o partecipate. Si tratta certamente di una crisi assai complicata dalla quale comunque ci batteremo per uscire senza licenziamenti e senza chiusure di sedi, chiamando in causa anche le istituzioni ad ogni livello, compreso il Mise per il ruolo che gli compete nell’assegnazione dei contributi e nella concessione delle frequenze. Per fermare le procedure di licenziamento, per riaprire il confronto le organizzazioni sindacali hanno proclamato 48 ore di sciopero.