Milano – La Commissione Attività Produttive, si è occupata oggi in audizione ancora una volta della vertenza occupazionale della K-Flex di Roncello (MB), leader mondiale nella produzione di materiali per l’isolamento termico e acustico. Presenti organizzazioni sindacali, lavoratori e Arifl, l’agenzia regionale che si occupa anche delle crisi aziendali e dei tavoli locali e ministeriali. Azienda e Assolombarda, invece, non si sono presentate. Da 22 giorni i dipendenti sono in sciopero contro l’annunciato licenziamento di 187 dipendenti su un totale di 250 occupati. Nell’audizione di stamattina è emerso ancora una volta come la decisione aziendale non sia legata a problemi di mercato e commesse. L’azienda è sana: i bilanci sono in attivo e anche i profitti registrano un segno positivo. Sindacati e lavoratori temono che l’azienda voglia delocalizzare verso territori più profittevoli, come la Polonia. “L’atteggiamento dell’azienda che rifiuta ogni tavolo di confronto – hanno sottolineato sindacati e lavoratori nel corso dell’audizione di oggi a Palazzo Pirelli – è gravissima. Soprattutto alla luce delle affermazioni fatte dai vertici dell’azienda secondo i quali i 12 milioni di finanziamenti pubblici ricevuti sarebbero stati utilizzati per investimenti all’estero. Mentre potenziano fuori dai confini nazionali con fondi statali a Roncello invece vogliono metterci tutti in mezzo la strada”. “La decisione di azienda e Assolombarda di non partecipare all’incontro di oggi è gravissima – ha dichiarato il Presidente Foroni, evidenziando come solo la scorsa settimana, sempre in Commissione, K-Flex e associazione di categoria non avessero assolutamente prospettato l’ipotesi di un licenziamento collettivo – Questa Commissione e la Regione faranno di tutto per far tornare sui propri passi l’azienda e far valere la responsabilità sociale d’impresa garantita dalla nostra Costituzione”.