Navigli: barconi-ristorante sfrattati

Milano – Hanno circa 120 giorni i gestori dei locali sui barconi ormeggiati lungo il Naviglio Pavese per “abbandonare la nave”, ovvero per rimuovere le imbarcazioni. Lo scrive Affaritaliani.it-Milano. E’ il Consiglio di Stato ad aver pochi giorni fa messo la parola fine ad una querelle che si trascina dagli anni Novanta, con le varie amministrazioni che si sono susseguite che hanno portato avanti l’istanza ed i gestori che si sono sempre appellati contro i tentativi di rimuovere i barconi tra via Ascasnio Sforza e via Scoglio di Quarto. Ma la lunga battaglia legale sembra ora essere giunta al suo epilogo con il pronunciamento del Consiglio di Stato. I giudici, come riporta il quotidiano Il Giorno, ritengono i barconi “incompatibili” con i vincoli ambientali cui sono soggetti i Navigli. E “lo spazio acqueo occupato dal barcone costituisce un bene demaniale economicamente contendibile, il quale può essere dato in concessione ai privati, a scopi imprenditoriali, solo all’esito di una procedura comparativa a evidenza pubblica”. Dopo lo sfratto, da perfezionare entro quattro mesi, il Comune potrebbe dunque in linea teorica decidere di indire una gara per l’assegnazione della gestione dell’area.