Galleria: partita già persa per le botteghe storiche

Milano – “In questa gara della Galleria è come se facessimo un incontro di pugilato con un peso leggero contro un peso massimo”. Lo scrive Il Corriere Della Sera. Il “peso leggero” sono i proprietari del Gatto Rosso e del Salotto, gestori uscenti degli spazi messi a bando dal Comune. Il “peso massimo” sono i grandi marchi internazionali, teoricamente interessati ad occuparli. Il punto di vista è quello dei titolari di due aziende familiari, che rappresentano anche 44 lavoratori e le loro famiglie, con le case comprate, i mutui stipulati e le energie spese negli anni. Entro il 20 febbraio dovranno essere consegnate le buste per la gara bandita da Palazzo Marino dopo una lunga stagione di rinnovi automatici delle concessioni agli uscenti. Per arrivare, nel 2015, al precedente della gara con diritto di prelazione di cui ha beneficiato un grande gruppo. Ora si volta pagina. Niente diritto di prelazione. L’amministrazione ribadisce di aver agito nel rispetto delle indicazioni arrivate di recente dall’Anac, ma per i gestori in uscita (i contratti sono scaduti) la gara non è a armi pari e “non vengono considerati i vissuti delle aziende e gli impegni presi dalle precedenti giunte”. (…) Nella vicenda interviene anche Pier Galli, portavoce dell’associazione Salotto. “Per i due gestori in questione — scandisce — si chiede il blocco della gara. Il Comune ha il potere di farlo e dovrebbe garantire agli uscenti un regime transitorio. Non hanno avuto neanche il tempo di rientrare degli investimenti. Intanto che l’amministrazione faccia un regolamento sulla Galleria, che consenta alle botteghe storiche di ottenere il rinnovo automatico e agli altri di storicizzarsi con il diritto di prelazione e vere premialità. E non si adoperi la scusante dell’Anac, che non è stata così categorica”.