Mafia: Galvagni (Cisl), non basta la condanna, ora ricostruire le aziende infiltrate

Milano – “L’allarme sulla massiccia presenza nel tessuto milanese delle organizzazioni criminali, lanciato oggi dal procuratore generale, è chiaro e merita risposte concrete”, a commentare è Danilo Galvagni, segretario milanese della Cisl. “Serve un intervento urgente del governo ma anche le istituzioni locali non possono chiamarsi fuori. Gli episodi che, in questi giorni, hanno riportato agli onori delle cronache la criminalità organizzata a Milano sono l’ennesimo segnale d’allarme per le istituzioni, a partire infatti da quelle locali: Comune e Regione. La ‘ndrangheta padrona all’Ortomercato e la Fiera commissariata (il cda uscente è privato di qualsiasi potere) di fatto dovrebbero indurre chi governa la città e la Regione a provvedimenti assai più concreti dei soliti anatemi o all’uso di commissioni antimafia prive di qualsiasi potere d’intervento, una specie di feticcio per dimostrare – non si sa a chi – che ci si occupa di un problema e si distribuiscono patenti. Qui non si discute il ruolo educativo delle campagne antimafia, anzi, ma è chiaro a tutti che le commissioni non hanno alcuna influenza sulle dinamiche dell’economia malavitosa. Cosa potrebbe cambiare le carte in tavola? Sicuramente l’azione di magistratura e polizia ma l’ente locale, il Comune nel caso dell’Ortomercato, dovrebbe essere impegnato in una riorganizzazione radicale della società Sogemi, perché i controlli non bastano più. Ad oggi non pare che tutto questo sia tra le priorità della giunta Sala. Ci si affida all’ordinaria amministrazione arrendendosi allo stato di fatto: alla ‘ndrangheta padrona del maggior mercato ortofrutticolo italiano. Il caso della Fiera è grave, ma una corretta gestione non s’inventa allontanando la politica ma chiedendo a ciascuno, imprese e istituzioni, di fare la propria parte, con onestà e correttezza. Abdicare sarebbe un errore, un modo, come sempre, per lavarsene le mani. E le vittime certe, come sempre, sono i lavoratori che subiscono la presenza oltraggiosa della criminalità. A noi spetta tutelarli ma non senza guardare al futuro di queste imprese vitali per l’economia cittadina”, conclude il sindacalista.