Carceri: Lo Presti (FP Cgil), servono più agenti in Lombardia

Milano – Pur migliorando, grazie alla legge sull’esecuzione domiciliare delle pene (l. 199/2010), resta serio il sovraffollamento delle carceri lombarde: a fine 2016, su una capienza regolamentare prevista di 6120 detenuti, se ne sono registrati 7814. Tranne Sondrio, che ha una popolazione detenuta inferiore alla capienza, tutti gli istituti penitenziari lombardi sono interessati dal sovraffollamento, con un dato che sfiora il 28%. Non migliora invece la situazione sul versante opposto, quello che riguarda le carenze d’organico della polizia penitenziaria: 3872 agenti effettivi sui 5219 previsti dal Decreto Ministeriale del 22/03/2013. Sono 1347 unità in meno, che scendono a 1332 tra mancate assegnazioni e poliziotti distaccati fuori regione (25,5%). Allarmante, poi, la carenza di sottufficiali che in Lombardia si attesta al 70% e costringe il personale dei ruoli esecutivi (agenti e assistenti) ad assolvere ad incarichi superiori che comportano gravi responsabilità. I lavori per la videosorveglianza devono ancora iniziare in diversi istituti e ultimarsi in altri. Ciò permetterebbe condizioni lavorative migliori, più efficaci ed efficienti, e un migliore impiego delle poche risorse umane disponibili. “La grave e cronica carenza di organico, oltre alle carenze strutturali degli edifici, inficia la piena garanzia dell’ordine, della sicurezza e della disciplina all’interno delle carceri lombarde, e aggrava lo stress degli agenti penitenziari, in una fase storica in cui devono peraltro vigilare sull’insorgere di fenomeni di radicalizzazione. Ci uniamo all’allarme lanciato al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria anche dal Provveditore Regionale Luigi Pagano – dice Calogero Lo Presti, coordinatore regionale FP CGIL Lombardia -. E auspichiamo che il Governo rispetti gli impegni assunti con il decreto Milleproroghe sull’assunzione di 900 poliziotti penitenziari”.